Una nuova idea in direzione del riciclo, riuso e rigenerazione degli elettrodomestici arriva da Milano dove è in atto una sperimentazione molto interessante.
Il progetto si chiama Circular Housing Project e nasce da una collaborazione tra Redo Sgr, società che sta realizzando nuove unità abitative di social housing a Milano e i partner Ecodom, Consorzio Italiano Recupero e Riciclaggio Elettrodomestici, Politecnico di Milano e Poliedra, e BSH Elettrodomestici.
Ogni volta che facciamo un trasloco ci lasciamo dietro una montagna di rifiuti, almeno una tonnellata, tra cambi di arredamento, elettrodomestici, ristrutturazioni e la classica “rinfrescata”, per un conto sempre più salato per l’ambiente che si vede arrivare in discarica un flusso di rifiuti di cui si potrebbe fare a meno.
Allo stesso modo, il nuovo inquilino dell’appartamento che abbiamo lasciato comincia a comprare arredi ed elettrodomestici nuovi ma se il tempo del contratto non è lungo, mettiamo solo quattro anni, è facile che arredi ed elettrodomestici non saranno all’avanguardia tecnologicamente e nemmeno energeticamente visto il tempo necessario per l’ammortamento degli alti costi iniziali. E anche questa scelta genera inquinamento in termini di elettrodomestici economici ma ad alto consumo, arredi di alto impatto ambientale eccetera.

Da qui l’idea: perché non affittare, insieme all’appartamento, anche arredamento ed elettrodomestici di alta gamma ed energeticamente performanti e, al termine dell’affitto, lasciarli al nuovo inquilino, ovviamente ricondizionati e riportati a nuova vita? In questo modo si evitano traslochi e rifiuti in discarica, si ridà nuova vita al vecchio e ogni appartamento resta dotato di arredi ed elettrodomestici di ultima generazione.