(Questo articolo è stato aggiornato cinque volte, trovi gli aggiornamenti in fondo. Inoltre ci sono altri tre articoli in tema, una intervista ad una di queste agenzie e uno su alcuni casi assurdi verificatisi. Infine, un aggiornamento del 18 gennaio 2021, riguardante Photoclaim di cui si ha notizia di una prima causa civile avviata in un tribunale berlinese ai danni di una agenzia di viaggio di Torino.
Se hai ricevuto un avviso e stai cercando una soluzione al tuo caso personale, vieni su questa pagina).
Chiunque abbia un sito, un blog, una qualsiasi cosa online deve stare attento al copyright. Tutti infatti sanno che non si rubano contenuti, che bisogna conoscere e saper utilizzare le licenze a maggior ragione se sei un professionista del giornalismo e della comunicazione, sapere dove e come si utilizzano immagini, foto e video, ottenendo le necessarie autorizzazioni, dai legittimi titolari o da chi per loro: uffici stampa, agenzie di comunicazione, risorse online liberamente accessibili eccetera.
Quello che non sapevo ancora è che tutto questo può rischiare di risultare inutile, se ti imbatti in una nuova figura del web: il photography defender.
Gli avvisi di copyright e le email belliche
Il giorno 2 gennaio 2020, nella posta di uno dei siti che gestisco, arriva questa mail:
La mail, molto lunga e interamente in inglese, è ultimativa e non ammette tesi contrarie. Mi scrive un avvocato berlinese. Mi accusa di aver pubblicato una foto illegittimamente, dal 2017. Sono certamente colpevole. La giurisdizione applicabile è senz’altro quella tedesca. Una tabella mi mostra l’entità del danno. L’avvocato fa il totale: sono 3500€ da versare entro sei giorni sul suo conto corrente.
Sembra uno scherzo, ma dalla lunghezza della mail e dallo screenshot del mio sito capisco che non è una mail generica, ma qualcuno si è effettivamente concentrato sul mio sito, ha preso i miei dati dall’Internet Whois che stabilisce proprietà e indirizzo di un sito, insomma questo ce l’ha proprio con me.
In allegato alla mail c’è la foto incriminata: uno screenshot dal mio sito. Vado a controllare come e perché quella foto sta nel mio sito, fa parte di uno stock di foto che scaricai da una sezione download per la stampa, ma in effetti avrei difficoltà a provarlo, dato che a distanza di tre anni da quel download oggi quella foto in quel database non c’è più. Del resto è normale che negli anni i database delle foto scaricabili cambino.
Sono costretto quindi a capire bene di cosa si tratta e come devo reagire.
Anzitutto cerco di capire chi questo avvocato Robert Fechner che mi scrive da Berlino, a cerco informazioni su di lui, per capire se esiste veramente. Vado sul sito che ha il dominio della mail dalla quale mi scrive: Photograpy-defender.com, ma non trovo riferimenti.
Su questo sito non c’è una sezione Chi siamo, o Staff, o chi sono i professionisti che vi operano. Cerco Fechner Legal, Berlin e arrivo sul sito di uno studio legale a Berlino e qui ho il piacere di vedere il volto dell’avvocato Fechner e leggere il suo curriculum. Avvocato dal 2014, ha fatto il praticantato a Bochum con trasferte in alcune città europee tra cui Varsavia. Cosa c’entra Varsavia? Lo dirò tra poco.
Ok, l’avvocato Robert Fechner esiste davvero.
Torniamo alla email; il fotografo di cui avrei violato i diritti si è iscritto ad un sito per tutelarsi dai furti di foto ed è questo sito che ha incaricato Fechner del compito di perseguirmi. Questo sito si chiama photoclaim.com.
Ci vado e scopro che la sua mission è “tutelare i fotografi professionisti” promettendo loro di “aiutarli a far valere i loro diritti su furti di immagine“. Nel mio caso, il fotografo del quale avrei rubato la foto e che si è iscritto a Photoclaim, è un italiano, residente in Alto Adige. Sempre più strano. Se il fotografo è italiano e io sono italiano residente in Italia, cosa c’entrano la Germania e le leggi tedesche?
Cerco su Photoclaim tracce dell’avvocato Fechner e mi imbatto in una pagina nella quale si avvisano gli utenti che hanno ricevuto una lettera da Robert Fechner per violazione di copyright – ed è proprio il mio caso – che non è un tentativo di phishing, ma al contrario un’avviso di copyright infringement da prendere sul serio. Dal suo studio di Berlino l’avvocato Fechner difende gli interessi dei fotografi iscritti a Photoclaim, con sede a Varsavia, Polonia.
Continuo a cercare informazioni sul web e scopro che questa attività di Photoclaim e dell’avvocato berlinese è intensa, continua e worldwide, sempre con la stessa tecnica: accuse di violazioni a chiunque, statuizione unilaterale della giurisdizione tedesca come legittima, e soprattutto richieste di somme di denaro da versare sui conti personali dell’avvocato.
Insomma, metodi oltremodo spregiudicati. Trovo anche un interessante carteggio tra Fechner e un internet provider canadese con il quale l’avvocato tedesco si mostra particolarmente aggressivo nel pretendere di conoscere l’identità del titolare di un sito web di cui il provider è “registar” e per il quale, secondo la legge canadese, il provider, non è affatto tenuto a fornire, al contrario di quanto afferma Fechner che rivendica anche in questo caso la giurisdizione tedesca. Il provider canadese si dice “esterrefatto” da questa pretesa.
Andiamo avanti. Nella mail “bellica” indirizzata a me, l’avvocato Fechner mi allega una dichiarazione da firmare, dal titolo Cease and Desist.
La dichiarazione di Cease and desist, apprendo poi è una ammissione di responsabilità nella quale si ammette la violazione e ci si impegna a rimuovere la foto, o il contenuto incriminato, a far data dal momento in cui si firma la dichiarazione.
E’ una pratica usata spesso nel mondo della violazione del copyright musicale, e in questo caso per analogia applicata alle foto.
Ma il Cease and desist preparato dall’avvocato Fechner consiste soprattutto in una dichiarazione in cui si ammette la violazione, si accetta come foro competente quello tedesco con le relative leggi tedesche, diverse e molto più restrittive di quelle italiane. E soprattutto si accetta come legittima una tabella, adottata dalla legge tedesca, per quantificare i danni relativi alla violazione di copyright che si presuppone compiuta.
La tabella MFM l’avevo già vista. Stava su Photoclaim nella pagina in cui si avvisava di questo avvocato e si spiegava che la quantificazione del danno avveniva secondo questa tabella, che qui riporto tradotta.
Questa tabella, redatta dall’Associazione tedesca dei fotografi di marketing, viene di prassi utilizzata dai giudici tedeschi per quantificare i danni di una violazione di copyright. Ma questo avviene nelle liti in corti tedesche. E perché io dovrei, in Italia, prenderla per buona?
Insomma, nella tutela legale dei fotografi operata dell’avvocato Fechner le cose illegittime, irragionevoli, al confine tra legale e illegale, sono davvero parecchie. E ciliegina sulla torta, il suo conto corrente personale su cui invita a versale le cifre che chiede.
Nel mio caso entro e non oltre sei giorni.
Per quanto mi riguarda tutto questa lettera non sta in piedi. A prescindere dalle modalità di comunicazione, una semplice mail che potrebbe anche essere finita nello spam, la sostanza è che, anche se non sono un avvocato, mi balza subito agli occhi che che la questione della giurisdizione tedesca non c’entri nulla visto che sia io sia il fotografo presunto danneggiato, siamo italiani. E in terzo luogo, ritengo questa lettera il trionfo della malafede e ai limiti della pratica del phishing, laddove mi intimidisci con una mail in inglese bellico, tentando di spaventarmi e di spingermi a firmare una dichiarazione nella quale di certo peggiorerei la situazione.
Al contrario se davvero ti interessasse del tuo cliente e volessi fare il suo interesse, basterebbero tre righe: “Scusa, hai presente questa foto qua? I diritti sono riservati, ma forse tu ce li hai. Ti dispiacerebbe comunicarmeli, così verifico?”.
Decido di non rispondere e faccio scadere il termine dell’8 gennaio.
Il 9 gennaio Fechner mi spedisce un’altra lunghissima mail.
In questa mail, che si intitola Cost Breakdown, l’avvocato si duole moltissimo che io non gli abbia spedito la dichiarazione che mi aveva chiesto, forse non ho capito che lui fa sul serio, certamente io voglio fare il furbetto. Comunque, ecco qua il conto da pagare. Sono settemila euro. Ma se pago entro sei giorni, ecco qua un bello sconto: solo 2.824€ da versare dove? Ma sul suo conto, ovviamente con tanto di Iban e Bic.
Perdo definitivamente la pazienza. Ho la fortuna di conoscere un avvocato specializzato in diritto internazionale. E gli risponde lui.
Avviso di copyright infringement? Difetto di giurisdizione
Abbiamo ricevuto la mail e controllato la foto. L’abbiamo pubblicata legalmente e in piena legittimità ma tuttavia adesso che apprendiamo che è tutelata, l’abbiamo rimossa prontamente dal sito. Lo stesso risultato poteva ottenere il suo cliente scrivendoci direttamente.
La giurisdizione per questa eventuale lite non è tedesca ma italiana, come statuisce la normativa di riferimento, il regolamento UE 1215/2012 che assegna le giurisdizioni tra Paesi della Unione Europea. Del resto essendo io e il fotografo entrambi italiani non poteva essere diversamente.
“Sfortunatamente – gli comunica il mio avvocato – la convenienza ad utilizzare la propria residenza come foro competente non è previsto dal Regolamento UE citato, che statuisce la giurisdizione competente nel foro del convenuto, in questo caso la giurisdizione italiana“.
In terzo luogo la richiesta, ove anche la pretesa fosse fondata, e non lo è, è del tutto sproporzionata. “Per cui rigettiamo la richiesta. E la informiamo già da adesso che in caso di ulteriori pretese, difenderemo fortemente i diritti del nostro cliente in qualsiasi giurisdizione”.
Per cui se ricevete una email dall’avvocato Fechner – o dall’avvocato Zielinski che pure lavora con i fotografi iscritti a Photoclaim, la prima cosa che dovete fare è controllare la nazionalità del fotografo. Se è italiano e siete italiani, la giurisdizione tedesca non c’entra nulla.
Cosa dice la legge italiana sulle immagini fotografiche.
Sarà bene fare un ripasso sulla tutela del copyright vigente in Italia. La legge sul diritto d’autore in Italia è la 633/41 e successive modificazioni, che ha recepito anche i regolamenti europei recenti. La legge italiana distingue tra “fotografie semplici” e “opere fotografiche“. Queste ultime, per le quali “è visibile in tutta evidenza l’intervento artistico del fotografo, inteso come luce, inquadratura, situazioni ritratte, e altri elementi che rendono l’immagine equiparabile ad una foto artistica“, sono tutelate al pari di tutte le altre manifestazioni dell’ingegno e dunque godono di una tutela equiparata alle altre espressioni artistiche. Di conseguenza, il loro utilizzo senza autorizzazione, senza citazione della fonte, dà sempre adito a richiesta di danni.
Per le prime, le “fotografie semplici” per le quali non sono ravvisabili gli elementi di cui sopra (parliamo evidentemente di foto banali e riproducibili da chiunque, come ad esempio facciate di un palazzo, insegne commerciali, situazioni normali e banali, compresi i ritratti delle persone durante eventi pubblici) la legge italiana prevede una tutela molto limitata, ovvero, le foto, quando di pubblico dominio, cioè ad esempio, trovabili in gran numero sulla rete internet senza citazione dell’autore, sono liberamente riproducibili da chiunque senza nessun compenso, e tanto meno danni, da corrispondere all’autore che si faccia vivo, salvo i casi di malafede (ovvero io sapevo che la foto era di proprietà di Tizio ma l’ho riprodotta ugualmente senza autorizzazione). E la malafede va provata dall’autore della foto.
Aggiornamento 1 maggio 2020
Sto ricevendo molte segnalazioni. Di utenti attaccati e, molto meno, di alcuni fotografi che mi accusano di “difendere i ladri di foto”. Niente di più inesatto,
Questo non è un articolo a favore del furto di immagini. Le fotografie pubblicate vanno pagate, e prenderle dalla rete, anche nella convinzione che siano largamente diffuse e dunque gratuite è una convinzione sbagliata. E se un fotografo dimostra che la foto è sua, gli va pagata. Punto.
Per cui è dovere di chiunque abbia un sito con immagini controllare la titolarità delle stesse ed assicurarsi che si abbia il diritto di pubblicarle. Diversamente è necessario corrispondere il compenso al fotografo o pubblicare un avviso sul sito che si è pronti a corrispondere il dovuto. Altrimenti le foto vanno rimosse.
Ma c’è anche da tenere ben presente un’altra cosa. Si può detenere legittimamente una immagine anche senza aver acquistato una regolare licenza. Ad esempio, la licenza creative commons permette di scaricare gratuitamente l’immagine, citando naturalmente, l’autore.
Inoltre, le immagini possono essere state reperite presso un ufficio stampa, comunicazione, da una agenzia di immagini free, ce le può aver date un cliente, o un fornitore, assicurandoci che erano sue.
Tutti questi casi meritano una verifica preliminare prima di accusare di illecito e già che ci siamo fare il conto da pagare, presupponendo già un’illecito quando potrebbe benissimo non esserci.
Inoltre, il fatto che non abbiamo conservato le prove del nostro utilizzo legittimo, non può bastare, da solo, per presupporre illecito e danno.
In realtà dalle informazioni che ho raccolto e dalle segnalazioni che ho ricevuto e di cui sono in possesso, è evidente che abbiamo a che fare con un’attività generalizzata in tutto il mondo finalizzata a fare quanti più soldi possibili con il pretesto della tutela dei diritti di immagine di fotografi professionisti, intimidendo e terrorizzando persone la maggior parte delle quali in buona fede.
Non c’è alcun controllo o valutazione sull’esistenza effettiva della violazione, ma si tratta di una attività di massa, basata sulla corrispondenza di immagini sul web, effettuata da un evidente software di scansione automatica.
Per funzionare, questo sistema deve prevedere invii massicci di richieste di risarcimento. È un metodo tipico delle startup online, basato sulle statistiche.
Se io so che ogni cento richieste, mi pagano in dieci, so anche che per essere pagato da mille persone devo inviare diecimila email. Ecco perché queste società fanno invii massivi. Devono rispettare precise statistiche numeriche, con tanti saluti alla verifica del singolo caso e al rispetto di leggi e regolamenti, diversi paese per paese. Quello che conta per loro è incassare, ora e adesso, danni per violazioni del tutto presunte e non dimostrate.
Attualmente di società che operano in questo modo sono: oltre a Photoclaim, anche Copytrack, PicRights, RydeOne.
Sono tutte basate, con meno o più intensità aggressive, sullo stesso metodo: software automatici di scansione del web (trovano di tutto: web, social, foto in documenti, power point, doc, perfino nei backend se raggiungibili da Url, insomma tutto quello che c’è online), nessuna istruttoria preventiva e invii massivi basati sulla mera corrispondenza di immagine.
Aggiornamento 3 giugno 2020
I bersagliati sono davvero tanti. Ritengo utile portare all’attenzione alcuni suggerimenti e segnalazioni che ho ricevuto.
C’è un altro avvocato in giro, tale Zielinsky, che sembra arrivare anche lui da Photoclaim. Stesso modus operandi, stesse mail, stesse richieste esose e sproporzionate (su Photoclaim dico ancora più avanti).
Un avvocato mi ha scritto confermandomi che firmare il Cease & Desist implica l’ammissione di responsabilità e di conseguenza si attribuiscono maggiori vantaggi alla premiata ditta Fechner-Zielinsky-Photoclaim: quindi NON fatelo!
Un altro avvocato mi segnala che la pretesa di pagamento delle spese legali è illegittima. L’avvocato lo paga sempre il suo cliente e solo una sentenza di un tribunale, può imporre il pagamento delle spese legali dell’avversario e semmai rimborsare le spese già sostenute, non quelle mai avvenute, come in questo caso.
Infine, la commentatrice Patrizia, porta alla nostra attenzione una verifica da lei fatta sui documenti di Fechner. E’ molto interessante e dimostra che dietro l’attività dell’avvocato tedesco c’è Photoclaim, la quale presumibilmente scrive le lettere, le invia e gestisce le risposte, ed eventualmente incassa i soldi (sarebbe interessante vedere a chi corrisponde e da chi è gestito il conto corrente nel quale si chiede di versare gli importi: anche quello da Photoclaim?). Ecco il commento di Patrizia.
Buongiorno a tutti i compagni di sventura Volevo chiedervi se avete per caso avete controllato le proprietà dei pdf e della mail che vi è arrivata Nel mio caso l’indirizzo email robert.fechner@photography-defender.com, in realtà non esiste, ed è un reindirizzamento dell’indirizzo robert.fechner@photoclaim.com mentre gli allegati, firmati a nome dello studio legale “Fechner Legal”, sono in realtà stati realizzati da XXXXXXXX, come riscontrabile nelle proprietà del documento, che è “XXXXXXXX” del sito di Photoclaim. Il titolo dei documenti è “XXXXXXX”, un webdesigner che probabilmente ha disegnato il formato della mail. Quindi né le email né i documenti allegati sono stati creati o inviati dallo studio legale Fechner Legal Inoltre la firma finale di Fechner nel documento è un immagine copia incolla tutto è gestito da photoclaim! Il mio dubbio è non è che loro mandano centinaia di mail e poi chi risponde lo passano direttamente allo studio dell’ AVV Fechner? Quindi i miei dati ,come i vostri, sono stati utilizzati da photoclaim questo è legale?
Edit 16 giugno 2020: dal presente commento appena riportato, ho cancellato, su richiesta di Photoclaim, il nome e cognome della persona che ha materialmente realizzato gli allegati inviati nelle mail dell’avvocato Fechner. La richiesta di Photoclaim si appellava ai sensi del regolamento europeo della protezione dei dati personali. Ritengo la richiesta accettabile in quanto non sposta la questione in discussione e tutela giustamente i dati di quello che è un dipendente ed esegue le direttive che gli vengono date. Di conseguenza ho accolto la richiesta e cancellato il nome sia nel commento riportato che in quello originale postato in basso dall’utente Patrizia (gf).
Aggiornamento 11 giugno 2020: interviene Photoclaim
Photoclaim nella persona del founder Nico Trinkhaus, è intervenuto scrivendo un commento che correttamente riporto qui nella sua interezza e a cui è seguita l’annuncio di una mia replica e un suo ulteriore replica che trovate nei commenti.
Hi,
Nico, the Founder of PhotoClaim here.If you wish to understand what we do and why we need to do it in order to update your article, be invited to contact us.
What you call phishing, is a requirement by the German law. Photographers are not allowed to sue you directly when you steal a photo and instead are obligated to give you an opportunity to settle outside of court.
Once it’s clear that you’re not interested in that, the lawsuit will follow sooner or later.
You can find a couple of verdicts on https://photoclaim.com/en/verdicts-and-orders/ and specifically for Italy, you may also want to review https://www.iusinitinere.it/la-tutela-del-diritto-dautore-nelle-controversie-transfrontaliere-il-regolamento-n-2421-2015-27233
If we don’t hear from you, then I hope you’ll give an update in this article also once you get to know about the lawsuit in court against you or against the commentators that will take place then.
To all people commenting here:
Don’t steal and you will not have any problems with us.
Lasciamo perdere le minacce e andiamo al punto. Photoclaim nega totalmente che si tratti di phishing e difende e riafferma la legittimità della sua attività.
Asserisce che: la legge tedesca obbliga i danneggiati dall’utilizzo improprio e illegittimo delle proprie immagini a effettuare un tentativo bonario di risoluzione della controversia, prima di adire le vie legali. Ed è esattamente questo – dice Nico Trinkhaus – quello che facciamo. Per chi non dovesse accettare, il procedimento legale – afferma – seguirà, prima o poi.
In secondo luogo, Trinkhaus ci porta a conoscenza di un contenzioso effettivamente avviato in un tribunale italiano e che ha portato alla sentenza del Tribunale di Milano del 2014 che vede lo stesso Trinkhaus vittorioso in un contenzioso con una azienda per l’utilizzo illegittimo di una sua foto, sentenza che è interessante soprattutto per avere il tribunale legittimato e introdotto una procedura, a dir poco complessa, tra attore e convenuto di due diversi stati membri dell’Unione, procedura prevista dal regolamento Europeo 861/2007 (modificato dal Regolamento UE n. 2421/2015).
In pratica secondo questa procedura, qualunque cittadino europeo che si ritiene danneggiato può proporre causa in ambito civile e commerciale per valori di “modesta entità” (fino a 5 mila euro) con una procedura semplificata. Il procedimento giudiziale si svolge prevalentemente, salvo diversa statuizione del giudice competente, in forma scritta ed in base a “moduli standard” secondo una procedura descritta in questo link.
Da tenere presente, anche, che l’azienda convenuta da Trinkhaus non si è mai costituita in giudizio ed è stata condannata da contumace, quindi non abbiamo modo di sapere come e con quali argomenti si sarebbe difesa.
Aggiornamento 17 giugno 2020
Dopo Nico Trinkhaus, mi ha scritto in privato Daria Trinkhaus, managing director di Photoclaim con in copia il suo avvocato. Hanno evidentemente passato a setaccio questo articolo ma l’unica cosa che mi chiedono di fare è di rimuovere un dato personale di un loro dipendente. Cosa che ho fatto. Nella stessa mail c’è un generico invito a “scrivere cose veritiere” ma non specificando quali non lo siano.
Ho proposto allora a Daria una intervista per confrontarci. L’intervista la trovate qui.
C’è una novità, anzi due. Apprendo che anche Wikipedia, tramite Photoclaim comincerà a perseguire le violazioni di copyright in questo caso per chi utilizza le foto di Wikipedia senza citare gli autori delle foto, come potete leggere qui.
Aggiornamento 1 febbraio 2021.
La questione delle cause legali in Germania. È fondata?
Cominciamo col dire che non tutte le società quando inviano un avviso di copyright, non rivendicano esplicitamente la giurisdizione tedesca
Aggiornamento 21 febbraio 2021. In definitiva: come comportarsi con i photography defender
La tutela del copyright fotografico sul web e su questi nuovi metodi di individuazione presunti illeciti e riscossione aggressiva, è destinata, grazie ai software di scansione automatica, a diventare un nuovo standard su cui tutti quelli che hanno un sito, un blog, anche un social, con delle immagini, dovranno confrontarsi.
Oltre alla già citata Photoclaim, le altre agenzie attive nel settore degli avvisi di copyright si chiamano Pic Rights e Copytrack. In questo articolo spiego come funziona ognuno di esse ed evidenzio alcuni casi limite che fanno capire che in pratica da questa scansione automatica del web alla ricerca di corrispondenze fotografiche non si salva nessuno.
La questione della giurisdizione estera e gli sceriffi del copyright
Sono fondate le minacce di rivolgersi a tribunali diversi da quello in cui si è residenti? Su questo ho sentito il parere di un avvocato di diritto internazionale che trovate qui. In sintesi comunque la situazione è la seguente.
Il regolamento europeo 44/2001 ha statuito la possibilità per un cittadino residente in Unione Europea di derogare al principio della giurisdizione nel paese del convenuto, dandogli la possibilità, ove si ritenesse danneggiato dal comportamento di un cittadino di un altro paese europeo, di rivolgersi al proprio tribunale invece che a quello del danneggiante. Lo scopo era di agevolare i danneggiati e non costringerli a rinunciare ai loro diritti, trovando troppo oneroso per loro costituirsi in giudizio in paese esteri.
Purtroppo l’effetto che si è ottenuto è esattamente il contrario di quello che si voleva ottenere. Ovvero, per favorire il presunto danneggiato, si è finito per annichilire il (presunto) danneggiante, che può essere effettivamente citato in giudizio, su determinate materie, tra cui gli illeciti civili come la violazione di copyright, da qualunque cittadino in qualunque tribunale dell’Unione Europea.
Non solo: ad aggravare la situazione., ci si è messa pure la sentenza del 22/01/2015 della Corte di Giustizia europea che ne ha esteso i confini del regolamento in modo abnorme per cui qualsiasi cittadino europeo che si ritiene danneggiato in un altro paese europeo, può rivolgersi non solo al tribunale del suo paese, ma in astratto lo può fare in qualunque altro tribunale, di qualunque paese, limitatamente ai danni prodotti in quel paese.
No, non sono i giudici ad essere impazziti. Poniamo ad esempio il caso di cd musicali registrati illegalmente e venduti in Germania. L’autore italiano viene a conoscenza di questa cosa e normalmente dovrebbe rivolgersi ad un tribunale tedesco. Il Regolamento e la Sentenza della corte di giustizia, invece, gli danno la possibilità di rivolgersi al tribunale proprio, quello italiano, e da lì parte la procedura. Nel caso di cd venduti illegalmente, si fa presto ad accertare l’esistenza dell’illecito e soprattutto dell’entità dello stesso: si vedono quanti cd sono stati venduti e si calcolano profitti e danni.
Il problema è che le immagini fotografiche non sono cd musicali, non sono saponi, beni materiali tangibili. E un sito internet è visibile ovunque nel mondo. Secondo voi è configurabile chiedere i danni per le foto di un sito italiano, visibili in Germania, limitatamente ai danni configurabili in Germania. Con la conseguenza che poi io fotografo mi sposto e vado in Francia a citare lo stesso italiano che mi ha pagato per la Germania e che ora mi deve pagare per la Francia. E così via per ventisette paesi dell’Unione Europea. Sembra assurdo, anzi lo è certamente, ma si può fare. È un buco gigantesco della legge e della sentenza a cui nessuno ha pensato.
Il regolamento europeo e la sentenza che ne ha esteso i confini, doveva escludere espressamente le immagini, video, contenuti, pubblicati in siti internet visibili ovunque. Non è stato fatto, e queste società di recupero crediti, a cui è stata data in mano un’arma letale, ci si sono buttate a pesce. Ecco da dove nasce questo fenomeno degli sceriffi del coipyright.
Prima ti contatto dovunque sei, poi ti minaccio di citarti dovunque voglio, per costringerti a pagarmi ora e adesso.
Attenzione perciò a ignorare queste email, non è mai una buona idea. Capite bene quali addebiti vi vengono fatti e agite di conseguenza.
Cosa fare quando si riceve un avviso di copyright
- Non allarmarsi e restare calmi.
- Controllare la foto e valutare se si tratti di fotografia semplice o di opera fotografica, ai sensi della legge italiana. Controllare anche la nazionalità del fotografo, perché eventuali cause verranno intentate da questo e non dalla società che si preoccupa solo di incassare, non di citare in giudizio. Almeno finora.
- Cercare di capire la fonte della foto. Dove l’abbiamo presa o chi ce l’ha data. In caso si riesca a risalire ad una fonte legittima, annotarsi i relativi dati. In mancanza, rimuovere la fotografia, non solo dal frontend (la parte visibile al pubblico) ma anche dal backend (la sezione immagini del nostro database di gestione del sito).
- Se si ritiene di avere pubblicato la foto legittimamente e lo si può dimostrare, rispondere alla mail citando la relativa licenza.
- Al contrario, se non si è in grado di dimostrare quanto sopra esposto, contattare un legale ed esporgli la situazione.
Se hai ricevuto anche tu una lettera come questa da Photoclaim o da altri recupero crediti come PicRights, Copytrack, o altri ancora, posso esaminare la richiesta e darti consigli su come agire. Vieni su questa pagina.
Salve a tutti, grazie Giovanni per il post davvero dettagliato, mi ha fatto capire che quello che è successo a me non è l’eccezione. Sono una giornalista di turismo, ho un mio sito, e sono sempre molto attenta al copyright per le foto che uso, così mi è apparsa alquanto strana la mail che mi è arrivata questa mattina dall’avvocato Zielinsky di Berlino. Stessi toni minacciosi, stessi ricatti, nel mio caso si tratta di un fotografo francese a cui avrei rubato un’immagine per un articolo del 2018 sulla Francia (concordato con l’ente del turismo), mi ha anche allegato una procura del fotografo, che sembra palesemente finta, con firma poco chiara e data addirittura di aprile 2020 con località Tokyo e con traduzione tedesco-inglese. Ho subito rimosso l’articolo e la foto in questione: nel mio caso l’avevo presa dal sito dell’ente del turismo, citando sia la fonte che il nome del fotografo. Mi sono stati chiesti ben 5200 euro da pagare entro cinque giorni, se no mi porta in tribunale, non c’è nessun iban, solo la dichiarazione da firmare. Ovviamente ho girato tutto al mio avvocato, vedremo cosa risponderà. Quello che mi ha reso subito perplessa è il fatto che un fotografo francese in Giappone incarichi un avvocato tedesco per far causa ad una giornalista italiana, oltre al fatto che veniva citato il mio indirizzo di casa, violando la mia privacy, e dato che l’aveva avrebbe dovuto mandarmi una raccomandata e non una mail normale. Ho fatto ricerche on line e mi sono imbattuta fortunatamente in questo forum. Grazie ancora per i consigli e le testimonianze
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Ciao Sonia, dal Giappone alla Germania verso l’Italia (passando anche per la Polonia), è possibile per via del fatto che queste agenzie stanno facendo della tutela (legittima) del copyright un business lucrosissimo, approfittando di alcune leggi europee che loro sfruttano a tutto vantaggio. Hai scaricato da un sito di turismo, dovresti essere più che a posto e loro dovrebbero riconoscertelo, ma non lo faranno, perché il loro business è esattamente questo, fare più soldi possibile col pretesti della tutela del fotografo. E vorrebbero anche che ci credessimo. Facci sapere come va a finire.
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grazie Giovanni, sì, non solo il sito è quello del turismo ufficiale ma ho citato anche il nome del fotografo, la tutela del copyright è giustissima, lucrare no, tra l’altro ha sparato una cifra così senza basi e tabelle. Ho chiesto al mio avvocato di scrivere al “collega” tedesco, grazie per il supporto
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Non solo Fechner è arrivato oggi la mail dello Studio Legale
RAFFAELE ADDAMO a nome della Sime per una presunta foto su twitter.
Essendo Italiani ho telefonato avendo poi alla fine una violenta lite verbale.
Ora questa pratica sta diventando troppo frequente e troppi avvocati in giro per il mondo
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Siamo un’agenzia di viaggi e anche noi proprio oggi abbiamo ricevuto via email una lettera da parte dello studio legale Addamo dove ci contestano una vecchia foto di un castello inglese pubblicata sul ns sito web addirittura nel 2014, foto presa da Google.
Essendo passati 7 anni non siamo più in grado di risalire al link da dove è stata prelevata.
Una cosa certa è che la foto è ancora oggi visibile in tanti altri siti.
Ci chiedono di pagare 800 euro a titolo di risarcimento danni per la società che rappresentano una certa Sime di Conegliano.
Abbiamo rimosso la foto “incriminata” ma non intendiamo rispondere alla loro email così come avevamo fatto circa 4 anni fa allorquando ricevemmo email per altra foto incriminata quella volta dallo studio Fechner di Berlino e anche quella volta non rispondemmo malgrado continue minacce.
Qualcun’altro ha ricevuto email da questo studio legale Addamo di Messina?
Secondo voi come dobbiamo comportarci nei confronti di questo studio legale Addamo? Abbiamo ben altri problemi in questo periodo che occuparci anche di questo
Grazie
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Salve abbiamo ricevuto anche noi due Pec dallo stuido Addamo, nel mese di febbraio, potremo sapere come vi siete mossi e soprattutto se hanno proseguito l’azione legale?
Noi al momento non intendiamo rispondere
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Ciao Massimo, non rispondere – e dunque non contestare, o chiedere spiegazioni, adducendo magari ottime ragioni, non è mai una buona scelta. Lasci campo libero alle loro tesi. Conviene invece rispondere. Sempre.
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Salve Gianni , mi e’ arrivata anche a me una email Pec , da questo studio legale Raffaele Addamo , con richiesta di 800 euro per una foto messa su un video dove la musica e’ mia , e io non ho fatto altro che un copia incolla nel mio canale da un altro utente che aveva pubblicato prima musica mia con foto di questa Sime , tra l’altro io non lo faccio per scopo di lucro. Posso chiedere come e’ finita con Lei? grazie mille , mi chiamo Luca
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Giovanni, thank you so much for creating this page!
I live in the UK and recently received an email signed by a Marcin Zieliński, writing from a company called “Zieliński Legal”. The email and its attachments stated that he was acting for a photographer who had contacted “www.photoclaim.com” to report that I had infringed the photographer’s copyright and to seek compensation from me.
My website is a personal hobby only, and the photo in question is one of a very simple and common object which I found in a catalogue of 100s of similar items. It is completely unthinkable that “the photographer” who took such an ordinary picture of such an ordinary object somehow located the picture on my website and felt that they had lost income or prestige as a result. So the letter which I received was actually laughable.
I believe that in my case guesswork or scanning software simply alighted on a particular picture on my website (when it could have alighted upon any other one instead), and that a number of lawyers reportedly instructed by “photoclaim.com” are simply gambling that they can intimidate people into paying the money which they demand by writing officiously and aggressively.
The letter that was sent to me had been very carefully presented to try to frighten. Unfortunately some people will be intimidated and bullied by such letters it into needlessly paying the sums demanded by the exploitative individuals behind this insidious “business”.
Many thanks for your concern. So many innocent people will benefit from your action.
Best wishes to you.
Ellie.
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Ricevute 2 mail PEC da questo Avvocato Fechner, che vorrebbe migliaia di euro per aver pubblicato sul nostro sito NON una foto del suo fotografo ma una locandina di viaggio che contiene una foto in bianco e nero di un fotografo che noi riceviamo già composta da un nostro fornitore che pubblica un catalogo intero di locandine con foto. Pazzesco !
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Buon pomeriggio a tutti,
ieri ho ricevuto una e-mail dall’avv. Robert Fechner identica a quelle di cui state discutendo qui. Brevemente, mi è stata contestata un’immagine inserita in un articolo del mio blog (che avevo trovato su un sito indonesiano senza alcuna indicazione di copyright).
L’ho prontamente rimossa e segnalato all’avvocato di averlo fatto.
A questo punto, suggerite innanzitutto di non firmare per nessun motivo il documento proposto ‘Declaration to cease and desist’ in quanto forse non del tutto legittimo? Sono pure disposto ad acquistare la foto, ma alle quotazioni proposte nel sito del fotografo.
Se avete uno studio legale che sta già seguendo attività di questo tipo, vi chiedo cortesemente di fornirmi il nominativo.
Grazie!
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Buon pomeriggio a tutti,
ieri ho ricevuto anch’io l’e-mail dell’avvocato Robert Fechner relativa a una foto che era presente in un articolo del mio blog.
Ho rimosso l’immagine incriminata (anche se il sito indonesiano dalla quale l’avevo prelevata non menzionava copyright o altro) e scritto all’avvocato di aver provveduto all’eliminazione della stessa.
Quindi, evito di firmare il documento che mi ha inviato e mi faccio supportare da un avvocato per chiudere la vicenda? Qualcuno di voi è arrivato alla conclusione definitiva? Vi ringrazio e attendo vostre
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Buongiorno dopo la quinta mai e settimane di silenzio. L’altro giorno nella mia cassetta della posta dell’abitazione privata mi sono ritrovato una lettera ordinaria del sedicente avvocato che mi richiede ancora denaro, il tutto accompagnata anche da un foglio sottoscritto da Photclaim. Ovviamente non farò nulla se non forse denunciarli. Chiedono denaro per la tutela del copyright e la tutela della privacy invece? Il mio indirizzo di casa non è neanche nell ‘elenco telefonico.
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Successo anche a me stamattina … nella posta una bella lettera … la tengo per ricordo e non rispondo 🙂
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ciao, sono Paolo di Gentes Viaggi – Vicenza. Stessa procedura anche per me. Sono riusciti a rintracciare una foto di questo “famoso” fotografo di Merano che abita a San Paolo che ha l’avvocato a Berlino – sembra una barzelletta – su un mio allegato pdf nel sito, foto che ho trovato su google (non firmata). Il viaggio era stato pubblicato nel 2017 (per pochi giorni, fra l’altro), la lettera dell’avvocato arrivata a settembre 2020 via mail (finita in spam). io mi sono rivolto all’avvocato dell’associazione di categoria – Fiavet – che mi ha detto di rispondere che il fotografo non ha nulla a pretendere ai sensi del L.633/1941. Fenchner mi ha scritto ieri sera con lo stesso pillolone e con la richiesta minacciosa di 2800 euro entro il 2 ottobre. … io non so se rispondere o cestinare le richieste. Sta di fatto che ora, CHE HO TROVATO QUESTO PREZIOSISSIMO BLOG, girerò all’avvocato il vostro link. Non vorrei fossimo tante agenzie che stanno subendo questo “attacco”. Magari Fiavet potrebbe darci una mano. Chiedo un vostro parere in merito. Ciao. Paolo
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Caro Paolo ebbene sì siamo molte agenzie di viaggi e non solo. Se fossi interessato a qualche info in più abbiamo un legale che si sta interessando al caso e che potrebbe servire tanto valutare il tuo caso gratuitamente.
Saluti
Leonardo 3488898619
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Ciao Paolo, sono Carla anche io ho agenzia di viaggi (nel bergamasco) e ho ricevuto addirittura stamattina lettera via posta. Qualche anno fa avevo ricevuto la stessa intimidazione da un avvocato palermitano … puro pishing ma il mio avvocato (stordito) ci ha obbligati a pagare, capendo solo dopo che si trattava di truffa … cambiato avvocato ovviamente. Io continuo a non rispondere, prima o poi si stancheranno
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ciao Carla, proprio ora mi è arrivata la “final letter” via mail (dev’essere la quarta o quinta). In realtà sto aspettando anch’io che mi arrivi quella via posta ordinaria… ma finchè è tutto “ordinario” io non rispondo. Magari farò dare un’occhiata al mio avvocato ma di principio non rispondo anche perchè mi sembra che i problemi del nostro settore siano altri al momento.
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Mail analoga arrivata ieri all’azienda per cui lavoro e dove faccio il sistemista, ma in questo caso chi chiede il risarcimento è un altro, una società con sede a Bergamo ma conto in svizzera, quello dove si dovrebbe versare il pagamento. Non definirei i toni minacciosi ma comunque non davano molte spiegazioni.
Ovviamente, come spesso succede, ho analizzato a fondo l’header della mail arrivata, ma tutto risulta corretto.
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Buonasera Claudio anche io ho ricevuto 2 mail da questa agenzia italiana con sede in Svizzera. Le prime 2 del 30 agosto le ho ignorate. Ma ieri mi hanno inviato nuovamente le stesse due mail con l’accusa di uso non autorizzato delle immagini. Anche a me, purtroppo, il sito è sembrato veritiero e la mail non minacciosa. C’è da dire però che la cosa mi sembra comunque strana. Nel mio caso io ho pubblicato alcune foto di matrimoni reali, foto che sul web sono comparse su milioni di siti/blog e sono tutte identiche e tutte senza nome del fotografo o dell’agenzia. Loro le etichettano con un numero ma… come si fa a sapere se la foto è realmente loro? Le stesse foto le ho trovate dappertutto! Inoltre per le foto di personaggi noti credo che non valga il consenso della persona ritratta…proprio perchè se ritratti duranti cerimonie, eventi o altri momenti pubblici sono di dominio pubblico… Insomma c’è un modo per dimostrare che non siamo in malafede e, soprattutto, per non pagare i 4000 e più euro che mi hanno chiesto? Lei come si sta muovendo?
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Lunedì poi scadrebbe la scadenza… che devo fare?
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Buon pomeriggio,
ho appena ricevuto anch’io la mail con modalità che ho letto sia nell’articolo (a proposito, complimenti per la certosina rendicontazione) che in vari commenti.
Ho rimosso l’immagine che mi “contestano” nel file pdf allegato alla mail ma qui mi fermo.
Avete aggiornamenti o consigli anche per me?
Grazie e buona giornata
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Oggi è arrivata la quinta mail. Stavolta non si è dilungato, due righe dicendo che andranno per vie legali e sotto una decina di link a pseudo sentenze sul caso. Ultima riga ennesima offerta di pateggiamento
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Stessa identica email anche a me. Ma guardando le sentenze non ci sono riferimenti a PhotoClaim. Tutte del 2016 poi. Quello che mi chiedo e’ se a qualcuno alla fine e’ arrivata una vera citazione in qualche tribunale. Grazie a tutti e buona giornata.
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si anche a me uguale
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Esattamente quello che è successo a me. Dopo un paio di mail in cui ho spiegato di aver utilizzato (e prontamente rimosso) un’immagine trovata su google senza alcun watermark, visto l’escalation del tono aggressivo e delle richieste economiche di rimborso (qui parlimo di circa 5.000 euro per un’immagine da pochi kb comparsa per qualche giorno su un mio sito), ho smesso di rispondere. E oggi mi è arrivata l’ultima mail con l’elenco di una serie di sentenze.
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Buongiorno Giovanni e grazie per l’articolo, illuminante e pure confortante. Sono alla seconda lettera dell’avvocato, che mi contesta l’uso per il mio blog di una foto presa da Flickr e chiede 1389 euro, di cui 727 di servizi suoi. Da pagare entro 3 giorni.
Non ho firmato l’accordo Cease and Desist, per cui chiede oltre 6.542 euro
L’impressione è proprio quella di un’azione massiva al limite del phishing. Mi devo aspettare quindi altre email fino a una citazione in un tribunale tedesco?
Sono indeciso se non rispondere o muovermi legalmente per farlo smettere e se possibile segnalare la sua condotta.
Grazie a tutti
Martino
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Buonasera Martino
Può contattarmi al 3488898619
Saluti
Leonardo
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Caro Giovanni,
Grazie per il tuo eccellente articolo riguardo le disdicevoli pratiche di PhotoClaim e del suo fondatore Nico Trinkhaus.Anche io purtroppo ho ricevuto nell’ultimo mese una serie di email (che andavano a finire direttamente nello spam) chiedendomi ingiunzioni di pagamento per una foto pubblicata su un mio sito.
Alla fine ho notato una di queste email ma al momento non so’ neanche a quale foto si riferisce. Nel frattempo le richieste si fanno sempre piu’ minacciose.
Premetto che sono per la difesa dei diritti d’autore e nella mia attività’ prestiamo grande attenzione a non pubblicare contenuti soggetti a copyright. Vista la mole di foto pubblicate legalmente sul sito della mia societa’ e’ ovvio che una foto (su migliaia), soggetta a copyright, e’ stata eventualmente pubblicata per un’errore umano. Un comportamento corretto da parte dell’autore della foto, sarebbe stato quello di contattarci chiedendo la rimozione della foto. Cosa che sarebbe avvenuta immediatamente senza problema.
Invece questo personaggio ha messo in piedi un sistema dove lui stesso (spacciandosi per un fotografo che nessuno conosce nel mondo dell’editoria) pubblica foto online che pretende di vendere (a prezzi assurdi) SPERANDO che poi qualcuno le pubblichi su un sito. Ovviamente fa’ anche in modo che tutte le sue foto non abbiamo nessun riferimento al copyright.
Poi lui scannerizza tutto il web per cercare le sue foto e assume la sua stessa societa’ per farsi risarcire i danni. Che poi affida al fantomatico Robert Fecher in Germania per terrorizzare i malcapitati con il sistema giudiziario Tedesco.
Il suo modello di business quindi non e’ quello di fare foto per venderle normalmente come fanno tutti i fotografi professionisti. Il suo modello e’ quello di fare delle foto il piu’ comuni possibili per poi farsele “rubare” ed attaccare subito a livello legale.
Usa quindi il sistema legale e giudiziario (che sicuramente ha delle grosse lacune) a suo favore e si spaccia come il paladino/giustiziere online del copyright. Un modello di business eticamente e moralmente scorretto.
Negli Stati Uniti ha un nome ben preciso: “Copyright Trolling”. Che nel corso degli ultimi 10 anni ha portato a diverse condanne (incluso al carcere) ai fautori di questi sistemi che sono a tutti gli effetti delle estorsioni legalizzate.
https://fightcopyrighttrolls.com/2019/07/09/the-end-of-prenda-saga-john-steele-sentenced-to-5-years/
Questi personaggi abusano il sistema legale per i loro fini personali (incassare il piu’ possibile) alle spese di individui e piccole imprese che non possono permettersi una buona difesa legale, in un periodo economico poi gia’ durissimo per molte attività’.
Infatti mi domando se per esempio qualcuno qui e’ già’ arrivato al tribunale contro PhotoClaim?
Da parte mia ho messo in mano la questione al mio avvocato in Olanda (madrelingua Tedesco). E se qualcuno fosse interessato a partecipare a livello economico, potremmo fare una causa comune (o una “class action”) per condannare e togliere di mezzo questo individuo fondamentalmente disonesto.
Confido nel fatto che qualsiasi corte Europea e’ in grado di capire la differenza tra il far valere i propri diritti ed abusare della legge in maniera sistematica per fare cassa.
Quindi piu’ siamo e più’ abbiamo possibilità’ di fare giustizia.
Grazie e buona giornata a tutti.
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Buongiorno Alex potrebbe contattarmi al 3488898619. Grazie
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Ciao, io sono interessato: 3401602832
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Vissuta la stessa esperienza l’anno scorso.
Mi sono visto contestare l’uso di una foto senza autorizzazione. Ma la foto era stata presa dal sito 500PX ed EMBEDDATA nel mio blog come prevede e concede il sito stesso.
Nel mio caso il fotografo ELIA LOCARDI, autore della foto, tramite Photoclaim mi contestava l’uso improprio della foto.
Ovviamente la situazione si è conclusa con un nulla di fatto, ma ho dovuto richiedere l’intervento di un avvocato.
Il modus operandi di Photoclaim e dei loro avvocati si basa su minacce ed intimidazioni velate su codici di legge e link a sentenze dove hanno vinto che portano a creare disagio e paura.
Spero che prima o dopo ci sia un intervento legale in Germania che condanni l’operato di questi avvocati e di queste aziende, oltre che a condannare i fotografi che ottengono un ritorno economico nell’adottare queste pratiche scorrette.
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Buongiorno.
Scusa quale è stato nello specifico l intervento del tuo avvocato?
Te lo chiedo visto che molti qui non sanno come reagire a queste intimidazioni
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Ciao Axel, anche a me ha scritto l’avvocato Robert Fechner in rappresentanza di ELIA LOCARDI. mi stanno chiedendo migliaia di euro. Tu come hai risolto?
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Hi,
I just saw yesterday your article and it happened to us in France from M. Zielinski Marcin asking us a huge amount of € because a “stolen” picture we found on google image about Milano for our website / blog (not so much seen by the way 🙂 )
I just answered that the picture was deleted from our website and he insisted that we are due to pay a compensation to his customer.
I did not answer to this nor signed any letter he wanted us to be signed.
I contacted a french lawyer telling me that theses cases are often “truffe” ..
waiting for the next step I’ll keep you updated.
Thomas
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Hello-I was SO happy to come across this blog post. Two weeks ago my emotional nightmare with Mr. Zielinski began (I’m American, in the US by the way, not sure if any other Americans have dealt with this scum bag??)
Anyhow, almost two weeks ago I was contacted by Zielinski informing me of copyright infringement from one of his clients. I was told that I needed to sign a cease and desist but then that I would also be responsible for damages, legal fees, etc. I replied immediately and said I had removed the image and that I didn’t want any issues, that my blog was quite small and that it makes no money (which is sadly the truth). I’m now just worried and concerned that I’ve made things worse for myself by even initiating any contact.
Well, the deadline to submit the signed cease and desist came and went and it wasn’t until two days after the deadline that I received a second email from Zielinski detailing all that I owed-1200 Euros total (most of it being legal fees???) of course payable to Mr. Zielinski’s “personal” bank account.
I wish from the initial email, I hadn’t panicked (I ended up contacting an American attorney who specialized in copyright) and instead seen through the scam that it was-what lawyer sends an official, first document via email? What lawyer includes their bank account information in email content and on official letterhead?
Also, in the attachment that contained the “power of attorney” nothing was notarized. I don’t know how it’s done in Europe but power of attorney forms need to be notarized, having the notary’s official stamp but then also the signature of two witnesses. This power of attorney that gave Zielinski the ability to act on behalf of the photographer, featured just the photographer’s signature (illegible I may add). But nothing else. This to me also screams highly suspect. Not to mention, it listed Tokyo as the locale, when the photographer is supposedly French, residing in Paris.
And on another of the attachments, an old mailing address of mine was listed. Yes, I know that this information can technically be found by googling me online, the fact that it was such an old mailing address and only tied to my site’s domain registration, leads me to believe they illegally obtained it somehow.
I also have been unable to find the license (or license cost) for the photo. When I go to 500px and to that photographer’s page, I can’t find the offending image (I can’t even find out what he licenses it at).
I plan on ignoring it, but would love to hear back from anyone else, especially if you’re American!
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Buongiorno. Grazie Giovani per quest’articolo.
Ovviamente anche a me è arrivata la Mail.
A me addirittura per una foto che ho pubblicato su Twitter.(Quindi che uso commeciale ne avrei fatto)
Al momento sono arrivati a chiedermi più di 5.000 Euro.
A prescidere da avere ragone o torto, penso che i modi siano del tutto illegali.
Non mi preoccupo tanto per me , ma penso a tante persone che hanno ricevuto questa mail e siano psicologicamente fragili.
Io personalmente se mia arriva un’altra mail farò denuncia alla polizia postale per minacce ed estorsione.
Nel frattempo ho anche fatto una segnalazione alle Iene e a Report allegando le mail inviatemi e invito a fare altrettanto. Magari un pò di eco mediatico può fare di più.
Anche perchè da quello che leggo in rete questa faccenda è a livello mondiale.
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Buonasera Alessandro se interessato a condividere la sua esperienza con nostri legali mi contatti pure al 348 8898619
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Scritto all’avvocato che purtroppo, per estrazione sociale e bassa cultura, sono impossibilitato a leggere e comprendere un testo in inglese, pregandolo di scrivermi in lingua italiana
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Non male come risposta! 😉
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Intorno al 20 giugno la mail è arrivata anche all’ente dove lavoro per una foto inserita in una pubblicazione pdf ospitata sul sito. Addirittura nel nostro caso il responsabile era chi aveva commissionato una inserzione pubblicitaria presente nella pubblicazione.
Abbiamo risposto (in italiano) che non firmiamo nulla e che non riconosciamo a loro alcuna autorità per pretendere dei soldi (anche perché non c’è prova che la foto sia della persona che indicano come autore e che questa persona gli abbia dato un incarico).
In ogni caso abbiamo eliminato la pubblicazione dal sito e avvertito l’inserzionista della vicenda.
Staremo a vedere se ci saranno sviluppi.
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Oggi è arrivata la seconda mail con la quale ci chiede di pagare in tutto circa 1270 euro, di cui solo 542 per i danni, il resto per interessi, onorari, spese.
Ovviamente gli abbiamo risposto “picche”
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Buongiorno
Se interessati ad unirvi al nostro gruppo per verificare la legittimità delle richieste pervenute da Fechner vi prego di contattarmi al 3488898619
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Questa mattina è arrivata la “Final letter” (quarta) dopo la quale aprirà la causa (almeno così dice).
Io sto preparando una segnalazione all’ordine degli avvocati di Berlino e a quello federale, oltre che all’associazione degli avvocati tedeschi, alla quale allegherò tutto quanto ricevuto ed evidenzierò che ho il sospetto che di fatto deleghi parte della sua attività a terzi.
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Buongiorno, ricordo a chi fosse interessato a ricevere un consulto legale sulla pratica con Photoclaim di contattarmi al 348 8898619.
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Ciao Leonardo, è valido anche per Picrights?
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Ciao Claudio scrivimi su Wapp che ti metto in contatto con il nostro legale per le info del caso. 3488898619
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Buongiorno Giovanni Come sempre i tuoi aggiornamenti sono chiari, ben esposti e corretti E’ sempre un piacere leggerli Grazie Ti esprimo la mia solidarietà e vicinanza Buona giornata a tutti voi! Patrizia
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Hi,
Nico, the Founder of PhotoClaim here.
If you wish to understand what we do and why we need to do it in order to update your article, be invited to contact us.
What you call phishing, is a requirement by the German law. Photographers are not allowed to sue you directly when you steal a photo and instead are obligated to give you an opportunity to settle outside of court.
Once it’s clear that you’re not interested in that, the lawsuit will follow sooner or later.
You can find a couple of verdicts on https://photoclaim.com/en/verdicts-and-orders/ and specifically for Italy, you may also want to review https://www.iusinitinere.it/la-tutela-del-diritto-dautore-nelle-controversie-transfrontaliere-il-regolamento-n-2421-2015-27233
If we don’t hear from you, then I hope you’ll give an update in this article also once you get to know about the lawsuit in court against you or against the commentators that will take place then.
To all people commenting here:
Don’t steal and you will not have any problems with us.
Best,
Nico
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@Nico,
Thanks for the clarifications. I will update the article very soon with your comments and your point of view. I would have done it anyway, even without threats.
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@Giovanni, Thank you and I’m sorry if it came across as a threat again.
A lawsuit will be solely the result of not settling outside of court, independent of this article, so I have nothing I can threaten you with. I personally actually appreciate your investigative efforts, as I believe such articles are necessary to spread awareness of copyright in general and it will cause more people to pro-actively purchases image licenses instead of grabbing photos of the internet.
I’m just really worried and get a bit wound up I see that people commenting here advising others that we’re all a scam and that things will go away if they ignore it. Court procedures are expensive to the losing party. So yeah, this will cost the photographer time, and it will cost the image user even more money.
Especially since some lawyers make it a business to attract our opponents via SEO, collect quick money from them, write a single rejection letter back to one of our partner lawyers, and let their clients fall when things go to court, not even making a personal appearance at the trial.
I know from an opponent from the UK that he had to consider filing a complaint with the chamber of lawyers in Germany regarding https://hoesmann.eu/copyright-infringement-warnings-by-filipp-bickel/ because of exactly such a situation that ultimately cost him more than 3000€ extra.
This is indeed a very sensitive issue and I understand both sides can easily get emotional about it. The photographer, whose rights are violated again and again, as well as the image user, who might hear about copyright for the first time. But I can fully assure you, that it’s no scam or phishing as some are calling it here, as is proven by the court rulings.
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Gentile Nico.
mi sa che a breve dovrete voi affrontare una bella spesa monetaria per difendervi dal vostro operato ed operato dei vostri avvocati.
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Per Giovanni Ecco la DIRETTIVA (UE) 2019/790 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 17 aprile 2019 sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE
Ciao Patrizia
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Buongiorno, anche io ho ricevuto la email di questo avvocato tedesco. Ho risposto subito dicendo di aver provveduto ad eliminare la foto dal sito. Ho ricevuto una seconda email sempre con richiesta di soldi, ed ora finalmente ho trovato questa pagina e letto i vostri commenti. Stessa identica situazione.
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BUON POMERIGGIO A TUTTI VOI.
Sono l’avv.to Emanuele Dalla Palma del foro di Vicenza, con studio in Bassano del Grappa, founder del Centro Tutela Legale. Mi è capitata a livello personale situazione del tutto simile a quelle da voi sopra elencate. Non sto a spiegare nel dettaglio le circostanze, ma le richieste di pagamento di Fechner mi sono pervenute e, alla fine, mi hanno oltremodo stancato ! Ho dunque promosso azione giudiziaria in prevenzione per far accertare l’insussistenza della pretesa creditoria avanzata in nome e per conto del fotografo. Prima udienza slittata, causa covid-19 al giorno 16.07.2020, avanti al locale Giudice di Pace, in applicazione del foro del consumatore ex art. 33 comma 2 lettera u), D.Lgs. 6 settembre 2005 n. 206 (così: Cass. n. 2687/2016, Cass. n. 20304/2015, Cass. n. 5705/2014, Cass. n. 21814/2009). Vedremo come andrà a finire. Ciò nonostante il Fechner non demorde… Intendo di conseguenza presentare a breve denuncia dei fatti in argomentazione presso la locale Procura di Vicenza in quanto nella condotta del Fechner, o di chi muove i fili dietro a tutta questa vicenda, potrebbe esservi un articolato disegno, studiato a tavolino, mirato unicamente a voler trarre profitto da ignari e ingenui utenti internauti, prendendo spunto da una asserita o effettiva violazione di copyright. Parliamoci chiaro, ma per questione di così poco conto chi mai si andrebbe a difendere a Berlino ???? Se non altro per i costi di avvocato che si dovrebbero affrontare per affrontare la difesa del caso ! Come consumatore italiano, oltre che avvocato, ritengo dunque potrebbero sussistere estremi per perseguire penalmente i fautori di questa trovata che, a quanto comprendo, costituisce una miniera d’oro a danno dei non pochi malcapitati. Tale condotta è comunque lesiva dei diritti posti a tutela di noi consumatori italiani in violazione del foro di competenza. Atteso peraltro, da quanto suesposto, la portata internazionale della questione, non essendo l’unico rimasto coinvolto in questa grottesca vicenda, ritengo sia oltremodo fondato e motivato rimettere alla Procura della Repubblica Italiana lo svolgimento di una indagine approfondita, per verificare se vi siano estremi di reato perseguibili ex lege. Io come legale posso anche difendermi in proprio, ma quanti consumatori indifesi stanno perseguitando con questa trovata geniale, trovandosi a dover pagare senza nulla poter o saper opporre ? Scusate ma non ci sto, è più forte di me. Che sia dunque la Magistratura a dirci se tutto questo è lecito oppure no!. Qualora siate interessati potrei inserire, senza spesa alcuna a vostro carico, i vostri nominativi, previa acquisizione preventiva vs autorizzazione formale, quali parti a conoscenza dei fatti e/o di fatti-circostanze similari, inserendo a sostengo delle ragioni esposte una raccolta dei singoli casi che vi riguardano personalmente, in modo da dare possibilità alla Procura di acquisire maggiori elementi di valutazione e di indagine. Come privati poco possiamo fare, ma unendo le forze qualcosa di positivo ne potrebbe scaturire. Quantomeno interessare gli inquirenti affinché abbiano adeguatamente a valutare con maggiore attenzione, sotto il profilo penale, questa assurda vicenda. Che sia la Magistratura a valutare il caso, a noi resta solo la possibilità di affrontare la difesa in sede civile. Sono a completa vostra disposizione, potendomi scrivere direttamente, qualora interessati a fornirmi vs estremi per menzione in denuncia a: avvocato@dallapalma.it. Io, comunque, procederò come sopra indicato, non avendo intenzione alcuna di subire supinamente e sulla mia pelle una simile persecuzione teutonica, o di soccombere ad una abnorme e immotivata richiesta di denaro. Noi italiani siamo duri a morire !
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E’ stato creato un gruppo whatzap ( +39 348 889 8619 ) per quanti vogliono partecipare ad una azione collettiva contro le richieste del fechner.
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Buona sera Vittorio siamo anche noi nella stessa situazione con contro lo stesso studio Fechner. il mio recapito tel 3939021454 Francesco
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ciao Vittorio…io perseguitato da un anno !!!! sono Domenico Scidone…mi aggiungi al gruppo? 347 2123023 grazie a presto
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Buongiorno, anche io ho ricevuto diverse comunicazioni da parte di questo avvocato e ho fatto un esposto alla procura della Repubblica denunciando la situazione
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Son la direttrice responsabile di una testata on line locale in Veneto, è successo anche a noi con una foto ufficiale presa dalla pagina fb di un evento di cui eravamo media partner e che il fantomatico avvocato Fencher afferma attribuibile a una ungherese residente a Vicenza. Foto peraltro di scarso valore artistico quindi ce cifre proposte sarebbero in ogni caso sproporzionate. Siamo al secondo ultimatum, ma il nostro avvocato ci ha spiegato di non pagare. Sto valutando di segnalare la cosa all’Ordine dei giornalisti. Nel caso, utilizzerò anche questo esaustivo articolo. Grazie!
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Buongiorno cari compagni di sventura Mi è arrivata la 3° lettera. Questa volta c’è l’IBAN del fotografo, nel mio caso greco, ed il conteggio secondo la legge tedesca dei costi relativi alla pubblicazione della foto ( da febbraio 19 ) Nell’elenco,tra le altre, ci sono circa 800 euo di spese legali ( !!!!) interessi e supplemento per e-shop che non ho ….e che non ci volete mettere l’ iva greca al 24% ? Cosi sommando i primi 5001 richiesti andiamo oltre 8000 euro Nauturalmente se fornisco la mia partiva iva mi deducono l’ IVA per reverse charge ma che gentili!…A questo punto parlo con un’avvocato che si è occupato di copyright gli espongo sicura la situazione dal mio punto di vista e lui mi risponde che : l’aver inviato da photoclaim la mail di Fechner è una pratica commerciale scorretta ma non illegale che da parte mia l'”abuso” c’è stato e che in sede europea con la nuova rigidissima legge sul copyright potrei esser “condannata” con sentenza valida in Italia…. come se l’abuso del copyright ( di cui sul mio caso ho anche forti dubbi) prevalesse su pratiche commerciali scorrette,violazione della privacy, richieste infondate di soldi , per ottenere le quali oltrettutto ci si fa forti del proprio ruolo per infondere un clima di paura nello sprovveduto ricevente ( forse questo è anche un reato in Italia) ma vi pare possibile tutto questo ???
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Scusa, ti fai dire dal tuo avvocato quale sarebbe questa “recentissima” legge sul copyright?
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Buongiorno, se nessuno è in contrario, mi faccio promotore di raccogliere i vostri contatti, creare un gruppo w/app e comunicare le nostre intenzioni di indirizzare al mittente di queste email una diffida congiunta da parte di un avvocato collegato all’associazione consumatori. La faccenda è andata fin oltre la decenza e bisogna far muovere le autorità e se sarà il caso richiedere dei risarcimenti
Scrivetemi i vostri contatti al 3488898619
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Ciao a tutti, ad oggi ho ricevuto 4 emails. Nonostante io non abbia mai risposto, fatto arrivare tutto nello spam e dallo spam al cestino, nella penultima mail il Fechner mi intimoriva dicendo di non credere a ciò che potevo trovare online, ovvero che non aveva l’obbligo di scrivermi in italiano e che potevano giudicarmi in un tribunale tedesco. Nell’ultima mi avvertiva che avrebbe fatto partire la lettera al tribunale tedesco, che mi avrebbe condannato al pagamento (riportando numerosi link di sentenze). Anche a queste emails non ho mai risposto ed ho segnalato alla polizia postale. Oltre a trovarmi in ginocchio per un’attività mitragliata dal Covid ed avere subito la sofferenza della perdita di una persona cara, mi ritrovo anche a subire le vessazioni di questo sedicente avvocato. Se decidete di fare una class action ci sono!!
Nel frattempo attendo che mi scriva una raccomandata con ricevuta di ritorno, a quel punto mi spiegherà dove avrà trovato il mio indirizzo e me lo spiegherà in un tribunale italiano, perchè lo denuncerò io….
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Ancora una volta leggere il tuo ultimo aggiornamento e i commenti più recenti mi conforta perché l’infame oggi mi ha mandato una seconda lettera minatoria. Non saprei dire se mi ha anche contattato ancora via email, perché ho definitivamente chiuso l’indirizzo al quale mi ha scritto la prima volta.
Tra l’altro, facendo una ricerca Whois, non vengono forniti i dati di contatto del titolare del sito per via della legge sulla privacy, quindi viene anche da pensare che F. & Co. se li siano procurati in maniera illegale.
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Buonasera,
anche io ricevuto 2 mail “belliche” (dove pare abbia fatto tesoro delle risposte legali ricevute) e una lettera (non raccomandata, praticamente una copia della mail); in nessuno pero’ mi si indicava la foto incriminata. Io sono un agente di viaggio, le foto sul mio sito sono molte e avrei potuto commettere un errore in buona fede, anche se cerco di fare molta attenzione . IN prima istanza ero abbastanza preoccupata , il Covid ha messo in ginocchio il turismo e ricevere quella mail è stata una doccia gelata. Le vostre testimonianze mi hanno un po’ rinfrancato, almeno per questa problematica. Ringrazio Giovanni per aver segnalato la cosa e tutti voi per i vostri commenti.
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Avviso tutti che nell’articolo c’è un nuovo aggiornamento, datato oggi, con una sintesi di segnalazioni e commenti interessanti e utili per decidere come gestire la vicenda.
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Io suggerirei di fare un gruppo whatsapp e di aggiornarci.
Io ci sono per qualsiasi cosa. Questo è il mio numero se qualcuno crea un gruppo
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3401010108
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Mi unisco alla lista. Ogni commento si applica in maniera identica al mio stesso caso. Ho informato gli avvocati di Altro Consumo. Propongo una class action.
Ho informato del caso anche la Polizia Postale della mia città che ha registrato il caso (le segnalazioni sono state molteplici).
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Ciao Mario, sono un “perseguitato” anch’io…cosa ti ha detto la Polizia Postale?…eventualmente se c’è da fare un’azione legale io ci sono….chiunque voglia aggiungersi lo comunichi
Grazie un saluto
Domenico info@mishatravel.com
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Ciao Domenico, contattami al 3488898619. Stiamo raccogliendo le adesioni per un’azione legale congiunta.
Grazie
Leonardo
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Buongiorno a tutti i compagni di sventura Volevo chiedervi se avete per caso avete controllato le proprietà dei pdf e della mail che vi è arrivata Nel mio caso l’indirizzo email robert.fechner@photography-defender.com, in realtà non esiste, ed è un reindirizzamento dell’indirizzo robert.fechner@photoclaim.com mentre gli allegati, firmati a nome dello studio legale “Fechner Legal”, sono in realtà stati realizzati da XXXXXXXX, come riscontrabile nelle proprietà del documento, che è “XXXXXXX” del sito di Photoclaim. Il titolo dei documenti è “XXXXXXXXX”, un webdesigner che probabilmente ha disegnato il formato della mail. Quindi né le email né i documenti allegati sono stati creati o inviati dallo studio legale Fechner Legal Inoltre la fima finale di Fechner nel documento è un immagine copia incolla tutto è gestito da photoclaim! Il mio dubbio è non è che loro mandano centinaia di mail e poi chi risponde lo passano direttamente allo studio dell’ AVV Fechner? Quindi i miei dati ,come i vostri, sono stati utilizzati da photoclaim questo è legale ? In attesa vs grazie ciao Patrizia
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Grazie Patrizia, molto utile questa tua verifica, la inserisco nel pezzo, come aggiornamento a oggi.
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Buonasera, volevo unirmi a VOI nella sventura. Anche NOI abbiamo ricevuto la sperimentate e-mail del “famoso” avvocato tedesco. Dico NOI perché sono un tesserato di un’associazione sportiva (A.S.D.) iscritta ad una federazione sportiva e riconosciuta dal CONI. Nel 2018 sulla ns. pagina facebook, per una quindicina di giorni abbiamo messo in copertina una biglietti di auguri di buone feste, utilizzando come sfondo della stessa, una foto presa da un manifestino pubblicato da un’agenzia di viaggi. La foto era adatta al nostro scopo, visto che poi abbiamo aggiunto il nostro logo e aggiunto anche una scritta di auguri. La foto naturalmente NON riportava nessuna indicazione di COPYRIGHT e non era indicato l’autore della foto. Il 12 marzo riceviamo la prima e-mail a cui diamo risposta cercando di capire e trattare ecc. (TUTTI conoscete bene le pretese) a NOI chiede €. 1650 euro e rimozione della foto. Noi logicamente abbiamo contestato il tutto e ad ogni suo chiarimento ne contestavamo un’altro. Ad esempio: nessuna indicazione per risalire all’autore della foto – l’uso fatto NON era commerciale – perché il fotografo o suo agente NON ci aveva comunicato dell’utilizzo improprio dell’immagine – della giuristrizione siamo italiani e il fotografo è italiano, cosa c’entra un tribunale tedesco – non abbiamo fondi disponibili alle sue richieste – siamo un associazione senza scopo di lucro e il nostro bilancio lo dimostra. Tutto questo sempre ponendoci da “ignoranti” le comunicazioni sono arrivate a 13. Ultimamente ci inventiamo le cosa più assurde ma anche in certo modo credibili. Chiusi per Covid oppure il nostro associato che parlava inglese si è ammalato, quindi possiamo dialogare solo in italiano. Ma l’esperto avvocato tedesco è incappato in uno scivolone. Infatti quando ci ha chiesto quanto potevamo offrire per saldare il tutto, la nostra offerta è stata pari a quella che avevamo dichiarato a bilancio l’anno precedente e depositato. La somma è pari a 48 euro.!!! L’avvocato sorpreso e quasi offeso ci ha chiesto di mandargli una scansione della dichiarazione dei redditi!!!!! Se NON ci sbagliamo l’avvocato è “querelabile” per la legge che regola la privacy, solo un tribunale può chiedere eventualmente questo documento. Ci uniamo al “GRUPPO” e disponibili per qualsiasi azione contro questi individui. Saluti
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Buonasera a tutti, sono in contatto con un avvocato collegato all’associazione dei consumatori che sta riesaminando la mia pratica. Io mio contatto per che volesse avere maggiori dettagli è 3488898619.
Io spero che se uniamo le forze li mettiamo sotto questi “signori”
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La mia storia è questa lo scorso anno un fotografo di Bressanone mi ha chiesto la somma di 900 € per una foto del muro di cinta del Museo retico della Val di Non , foto presa da un sito di promozione della Valle in cui non era citato nè il nome dell’autore nè che fosse coperta da copyright, essendo praticamente identica a decine di altre che si trovano in internet ho chiesto che mi si domostrasse la proprietà, in ogni caso ho rimesso dal mio sito sia la foto ( vista l’assoluta insignificanza ) che adirittura la pagina perchè pubblicizzava una escursione scaduta. La sua risposta è stata che avrebbe dimostrato la sua proprietà se ce ne fosse stato bisogno in sede legale. La cosa finisce lì, dopo un anno , nei giorni scorsi mi arriva da pagare più di 2.000 € dall’avvocato Fechner sempre per questa foto . Ho dato tutto ad un avvocato , ma sono ben disposto a collaborare per azioni comuni contro queste pratiche.
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Ciao Vittorio
contattami al 3488898619. Stiamo raccogliendo le adesioni per un’azione legale congiunta.
Grazie
Leonardo
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Ciao a tutti, stessa situazione anche a me con lettera ricevuta tramite posta ordinaria la scorsa settimana proveniente daCopytrack di Berlino per una foto di una Vip condivisa su un blog all’interno del sito di party dedicati alle future mamme e intimidazione a pagare entro il lunedi successivo…(foto condivisa da un altro articolo e quindi utilizzata con leggerezza). Il 26 maggio martedì) è arrivata anche un’e mail che non ho aperto, ma avendo la mia amica fatto l’accesso al loro sito per vedere l’ammontare dell’importo, ovviamente Copytrack sa che abbiamo ricevuto la lettera. Impaurita ho scritto proprio all’ufficio legale trovato sul sito di cui avete parlato https://sos-recht.de e chiedono 350€ per risolvere la questione. Gli ho affidato il mandato, ma poi grazie a un ‘amica ho trovato questo forum e quindi …che faccio? Proseguo? Ormai ho affidato il mandato a questo studio legale perchè intimorita ….io e la mia amica abbiamo anche contattato un avvocato italiano, ma purtroppo non ci ha minimamente parlato del Regolamento UE 1215/2012 …Insomma davvero non so che fare.
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Ciao Daniela, se puoi, non pagare. A nessuno.
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Salve, visto l’articolo molto interessante riporto la mia esperienza.
L’avvocato in questione ha mandato una mail praticamente identica a questa a gennaio 2019. L’unica differenza è che non c’era la richiesta di compilare e reinviare un documento, ma per il resto era uguale.
Come prima cosa ho eliminato la foto in questione dal post, ma non ho dato nessuna risposta. A cadenza di un mese circa sono arrivate mail sempre più minacciose, con aumento di tariffe ogni volta. Questo fino circa a giugno 2019, la data in cui è arrivata l’ultima in cui mi si dava l’ultimatum, dopodichè più nulla.
Ormai è passato quasi un anno e il soggetto non si è più fatto sentire.
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Buongiorno a tutti, la mia storia simile a tutte queste descritte: fotografo Karl Stanzel di Bressanone ( mi sembra ), notissimo per questo genere di richieste, foto del muro del museo retico della Val di Non preso da un sito senza copyright ( notare che ci sono in internet decine di foto quasi identiche ). Ha chiesto per la stessa foto 900 € ad almeno 5 realtà diverse, comuni della valle, enti di pomozione turistica, onlus che fanno accoglienza etc… La richiesta fatta a me è stata di un anno fa , ieri mi è arrivata la lettera dell’avvocato berlinese ben noto Robert Fecher, che chiede nelle modalità identiche di quelle riportate , 2026 € .
Ho passato tutto ad un avvocato, ma io sarei veramente disposto a spendere l’equivalente per fargli causa per tentata estorsione , la foto è veramente di un muro con su scritto Museo retico, valore 5 € ? Gli ho anche contestato che fosse sua . Il problema è che qualcuno cede , tratta e paga per toglierselo dalle scatole, ma è assolutamente ingiusto. Tra l’altro suppongo che questo Karl Stanzel faccia a posta, penso che regali queste foto ad enti di promozione turistica, i quali le pubblicano e poi qualche malcapitato le prende , fa una locandina e lui tenta l’estorsione. Famoso è stato lo scorso anno per i mercatini di Natale dell’ALto Adige, riprese da decine di agenzia e qui si è scatenato. Confermo disponibile ad una azione colle
tiva.
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Buongiorno a tutti,
mi ritrovo in una situazione del tutto analoga a quella da voi descritta. Sono il titolare di una pizzeria contattato mezzo pec (ormai è la terza) prima dal fotografo ed ora dal suo legale che mi intimidisce il pagamento di circa 1700€ entro la fine della prossima settimana.
Dopo la risposta del mio legale, la situazione è andata avanti.
Vi chiedo sulla base delle vostre esperienze se:
1) qualcuno è mai stato citato in giudizio in italia?
2) vale la pena segnalare l’accaduto alla polizia postale?
3) cosa mi consigliate di fare? Continuo a far rispondere al mio avvocato?
Grazie,
Dariush
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Parole sante! questi si sono trovati entrambi 2 lavori….uno manda le lettere minatorie e l’altro si propone di salvare i clienti accusati da Fechner!! Penso che se ci uniamo facciamo finire questa farsa…
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Comunque se anche voi come me avete usato una foto in buona fede che non riportava nessuno degli elementi elencati nell’ Art. 90 della legge sul Diritto d’autore TITOLO II DISPOSIZIONI SUI DIRITTI CONNESSI ALL’ESERCIZIO DEL DIRITTO – CAPO V Diritti relativi alle fotografie che recita : gli esemplari della fotografia devono portare le seguenti indicazioni:
1) il nome del fotografo, o, nel caso previsto nel primo capoverso dell’art. 88, della ditta da cui il fotografo dipende o del committente;
2) la data dell’anno di produzione della fotografia;
3) il nome dell’autore dell’opera d’arte fotografata.
Qualora gli esemplari non portino le suddette indicazioni, la loro riproduzione non e’ considerata abusiva e non sono dovuti i compensi indicati agli articoli 91 e 98, a meno che il fotografo non provi la malafede del riproduttore.Quindi, per la legge italiana, non abbiamo commesso nessun abuso del copyright e non siamo soggetti a nessuna sanzione… l’unico abuso mi sa che lo fa l’ Avvocato tedesco…è chiaro che se rispondiamo singolarmente cadiamo nella sua rete l’ideale sarebbe una risposta collettiva attraverso trasmissione TV od associazioni di difesa del consumatore …o quello che credete meglio
Un saluto a tutti Patrizia
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Buongiorno Della serie mi piace andare a fondo delle cose ho continuato a cercare info sull’ avvocato Fechner e mi è spuntato un sito https://sos-recht.de/abmahnung/robert-fechner/ di un altro avvocato tedesco che ( traduzione google) si presenta così Hai ricevuto un avviso da Robert Fechner?
Hai ricevuto una lettera di avvertimento da Robert Fechner via e-mail? Si dice che tu abbia violato i diritti d’autore e i diritti personali di un fotografo usando una fotografia? Ora dovresti pagare diverse centinaia o diverse migliaia di euro? Molti dei nostri clienti sono inizialmente scioccati dalle richieste di un avviso da parte della legal Fechner. Non c’è da stupirsi: le richieste vanno spesso in migliaia di euro. Da molti anni forniamo consulenza e rappresentiamo clienti che hanno ricevuto un avviso dallo studio legale Fechner Law per violazione del copyright. Abbiamo una vasta esperienza. Possiamo aiutarti!
La consultazione iniziale è gratuita. Pazzesco….che sia tutta una cosa organizzata ? che anche questo sia della partira ? ma come possono esser permesse tali pratiche in Germania ? Ma da quanto dura questa cosa? l’ avv Carl Christian Müller dice da 15 anni…non ho parole
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Buongiorno, nonostante le lettere del mio legale, l’avvocato Zielinski, collega di Fechner, continua a scrivere e adesso inizia a contrattare sulla richiesta passata da oltre 5000 euro a 1500 euro se pagati subito. Penso che un’azione deve essere fatta per fermare questi continui soprusi. Una denuncia collettiva presso la Polizia Postale, o addirittura la possibilità di far muovere Striscia o Le Iene, che hanno anche capacità economica maggiore, potrebbe essere un freno a questi signori. Chi ha ricevuto le lettere nei mesi scorsi ci segnali come sono andate a finire. Interessante anche il contatto che ha evidenziato Patrizia relativamente all’Ordine degli Avvocati tedeschi…potrebbe essere una strada comunque da percorrere per segnalare che lo stesso Ordine non si sta facendo una bella pubblicità in giro per il mondo
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Ciao a tutti Anche a me come a voi è arrivata la mail di Robert Fechner che effettivamente è un avvocato di Berlino come si vede qui https://anwaltauskunft.de/service/uber-uns è regolarmente iscritto all’ordine degli avvocati tedeschi che si chiama DAV ed ha anche una sezione italiana http://www.dav-ita.org/contatti.html Non ho però trovato come poter fare una segnalazione che per competenza dovrebbe essere DAV Berlin magari se riusciamo a trovare il modo possiamo farla tutti insieme in atteesa vostre grazie
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Ciao a tutti.
Scrivo a nome di una fondazione senza scopo di lucro. L’avvocato Fechner non ci dà tregua da circa 2 mesi. Sostiene che il nostro sito abbia utilizzato un’immagine coperta da diritti d’autore (il web master l’aveva prelevata da pixabay). Abbiamo rimosso l’immagine incriminata e dopo una prima mail di scuse io ho deciso di non rispondere più ignorando le mail.
Però lo stato di ansia in cui ci ha messo è notevole.
Le cifre richieste hanno del pazzesco…come se la foto fosse stata fatta da Helmut Newton.
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Ricevuto anche io missiva.
Non esiste alcuna giurisdizione tedesca, loro infatti cercano di far firmare quietanza dove ci si impegna a non commettere più la violazione (e nella quietanza si accetta il foro di Berlino come competente a conoscere della controversia).
Non può fare alcuna causa in Germania e non può essere applicabile la legge tedesca (il suo cliente è un fotografo italiano). È una accozzaglia tra lui ed il suo cliente, un fotografo che inizia per la K, che cercano di spillare soldi in questo modo alla Gente. Minacciando un male ingiusto (una denuncia penale ed una azione in Germania, che non si può fare) e chiedendo una somma ingiusta secondo una quantificazione esagerata, integra anche i reati di estorsione e truffa aggravata con grande probabilità. Bisognerebbe segnalare questo avvocato all’ordine degli avvocati tedesco e depositare qui una denuncia querela nei confronti del suo cliente e suo. Così magari la smettono di prendere in giro le persone. Usate anche tutti la loro pagina di Google my business per lasciargli recensioni negative, perché questo sciacallaggio, anche in periodo di coronavirus, è vergognoso. Io mi sono rivolto ad uno studio legale che mi ha rappresentato ed ha risposto formalmente (mi chiedevano diverse migliaia di euro, ingiustamente ).
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Ciao gente cara! Vengo dalla Bulgaria e scrivo questo traduttore di Google. Voglio solo dirti che questo avvocato mi sta facendo lo stesso e vuole 6500 € per una foto. Sono riuscito a contattare dozzine di persone in Bulgaria con le quali fa lo stesso. Sono molestie psichiche e ricatti. Seguo da vicino l’argomento.
Sono con te e grazie per avere questo articolo e questi commenti!
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Buongiorno a tutti…entro di diritto nella famiglia “contro Mr Fechner”…Ho ricevuto lettera via mail con relativo allegato…a proposito di una foto pubblicata sul mio sito anni fa ….ho capito che la cosa non era molto lecita ma sicuramente aveva l’ aria di Ricatto/estorsione…girando in Internet per capire di più, ho trovato questo sito , e ringrazio davvero Giovanni Franchini per la sua chiara esplicativa esposizione della vicenda a Lui capitata e relativa risposta a questo esilarante avvocato, e grazie anche a tutti Voi per aver esposto ognuno il proprio pensiero e le azioni intraprese (o non)….teniamoci in contatto.
Io risponderò tre righe a questo “elemento” invitandolo a sparire ; se dovesse continuare, vedrò il da farsi…magari unendoci tutti in una lettera comune di minaccia ,naturalmente scritta da un Legale.
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The problem is that I have no idea who the “photographer who is protecting” is. I have no reference name and the “dear lawyer” never wanted to give it to me.
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It should be in the first sentence of the first mail/email they sent to you 😉
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Hi guys, I got a letter from this lawyer too (I’m from france). As my job is to make websites appears on the first page of google, and as I am really REALLY pissed off, I have the project to make a website to tell everyone that they SHOULD NOT PAY these bunch of a**holes.
So when people will search on google “fechner” like we all did, the first website they’ll see will be our. This will destroy their business 🙂 But I’ll need your help :
I’m currently in touch with a lawyer trying to find the legal weakpoints and some advice for the website to make it as efficient as possible. If someone already did that, please send informations to copy_wrong@protonmail.com
I’ll make the website in French but I’ll need help to translate the website in many languages. If you’re ready to help please send me an email as well.
In the meantime the best options is that EVERYONE reading this is to send email to the photographer they are “protecting” to explain them the situation. You’ll find the name at the beginning of the mail/email they sent. Don’t be agressive, they might not be aware of what is going on behind their back. Just ask them to stop. Do it from anonymous email, better safe than sorry.
Together, we’ll destroy them.
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Count me in for the Italian translation. Sending the email.
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Io mi unisco a voi, fatemi sapere… sta diventando una situazione insostenibile. Soffro di problemi d’ansia ed ho perso il sonno e la salute ç_ç
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Ciao
contattami al 3488898619. Stiamo raccogliendo le adesioni per un’azione legale congiunta.
Grazie
Leonardo
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Ciao a tutti, ho fatto una ricerca approfondita sul web ed ho trovato che questo avvocato impaurisce le persone in tutto il mondo. Ho trovato forum USA, della Spagna, del Messico, in UK, in Italia (e sopra ho appena letto che è successo anche in Romania). A volte ha anche scritto a casa delle persone semplicemente stampando e inviando la mail inviata in precedenza. Il suo modo di agire è decisamente estorsivo. Per quanto chi ha un carattere più forte possa ignorarlo ed attendere che lui agisca nei termini di legge previsti dal regolamento UE, nella moltitudine c’è chi, avendo già altri problemi, si è talmente spaventato da vedersi costretto a pensare al suicidio perchè non in possesso del denaro richiesto. Parlo di persone che hanno condiviso una foto totalmente in buona fede e senza che il download facesse comparire il copyright. Può sembrare esagerato, ma sul web le persone sono tutte diverse; il tedesco scrive a tutti indistintamente, in tono arrogante e minaccioso e cercando in tutti i modi di estorcere una firma che poi si tradurrà in denaro. Visto che la cosa è mondiale, sarebbe utile unirsi tutti e poterlo denunciare raccogliendo firme da tutto il mondo, per far sì che questo soggetto venga stoppato e per aiutare anche chi non è psicologicamente forte e preparato a non farsi impaurire da questi metodi. Giovanni Franchini, le ho scritto in privato su messanger, ma non ho ottenuto risposta. Le ho anche inviato una mail dal suo modulo contatti. Uniamoci in class action e aiutiamo anche chi può essere spaventato a non sentirsi solo. Spero la pensiate come me.
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Mi raccomando se decidi di fare qualcosa che fammi sapere che la mia parte la faccio volentieri.
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Ciao
contattami al 3488898619. Stiamo raccogliendo le adesioni per un’azione legale congiunta.
Grazie
Leonardo
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Ci sono anche io. Potete contare anche su di me.
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Se qualcuno porta avanti qualcosa nel limite della mia possibilità darò il mio contributo.
Lo vedo anche con un attacco alla creatività che internet ha saputo liberare. Nessuno è contro il riconoscimento dei diritti d’autore ma bisogna che ci siano paletti ben precisi: se uso per errore una foto di pochi pixel per un articolo che viene visualizzato sì e no 300 volte non puoi chiedermi 4000€
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Anche io, nel limite delle mie possibilità, ci sono assolutamente.
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Hi guys, I got a letter from this lawyer too (I’m from france). As my job is to make websites appears on the first page of google, and as I am really REALLY pissed off, I have the project to make a website to tell everyone that they SHOULD NOT PAY these bunch of a**holes.
So when people will search on google “fechner” like we all did, the first website they’ll see will be our. This will destroy their business 🙂 But I’ll need your help :
I’m currently in touch with a lawyer trying to find the legal weakpoints and some advice for the website to make it as efficient as possible. If someone already did that, please send informations to copy_wrong@protonmail.com
I’ll make the website in French but I’ll need help to translate the website in many languages. If you’re ready to help please send me an email as well.
In the meantime the best options is that EVERYONE reading this is to send email to the photographer they are “protecting” to explain them the situation. You’ll find the name at the beginning of the mail/email they sent. Don’t be agressive, they might not be aware of what is going on behind their back. Just ask them to stop. Do it from anonymous email, better safe than sorry.
Together, we’ll destroy them.
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ragazzi mi unisco anche io alla lunga trafila di persone minacciate da questo avvocato.
Sarei anche io dell’idea di unirci per compiere un’azione legale nei suoi confronti. Come possiamo fare?
federica
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Hello. This lawyer does not send this threatning emails to italy only. He sends them worldwide. I am from Romania – i have a travel agency and i have received the same email as you wanting around 3000 euros. A lot of people from Romania have received this king of emails and letters. This guy must be reported to the police or to the german state. This si extorsion. He probably sent these mails to milions of people worldwide.
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Mi unisco anch’io alla lunga lista di coloro che hanno ricevuto la mail. Nel nostro caso anche via pec per una foto apparsa nel nostro sito (agenzia di viaggi) su un programma word nel 2017 in un formato di cm 1 x2 (praticamente poco più di un francobollo). Naturalmente non avevamo idea dell’autore avendo preso la foto da un sito del Sudtirol. Comunque ti volevo ringraziare perchè quanto hai pubblicato ci è molto utile. Abbiamo inviato una prima breve risposta all’avvocato a cui non abbiamo intenzione di dare ulteriore seguito. Sono d’accordo per la tutela del copyright, a cui sicuramente bisogna prestare più attenzione ma non è certo questo il modo e soprattutto i costi. Non credo sia una buona pubblicità neanche per l’autore delle foto che potrebbe agire in maniera diversa guadagnando il giusto.
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ciao, posso sapere se la pec te l’ha scritta con tutti i canoni legali previsti dalla legge italiana? O te l’ha scritta in inglese ?
Grazie
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L’ho scritto sopra e lo ripeto: LASCIATELO PERDERE E NON RISPONDETE ALLE SUE EMAIL ANCHE SE LA VOGLIA DI OFFENDERLO FORTEMENTE C’E’ SEMPRE!
Nell’ultimo mese mi ha scritto 2 volte per 2 casi simili…assolutamente legali.
Andate sul famoso sito 500px.com, aprite una qualsiasi foto, cliccate sui 3 puntini e poi su “share”…vedrete che c’è “copy link” o “embed”….questo è assolutamente legale, è come condividere un video di youtube.
Nel mio sito ci sono molte foto di 500px che, se cliccate, rimandano al loro sito….è legale!
Bene…costui mi sta scrivendo di aver violato il copyright di diverse foto ma è ovvio che non conosce le regole di 500px e della condivisione.
Su 1000 email che scrive, sicuramente troverà 200 persone disposte a pagare….si chiama SPAM!
Ho letto di diverse persone che di fronte ad una richiesta di 7000 euro ne hanno patteggiate 400-500….a lui va bene lo stesso, l’importante è fare paura con un foglio di carta scritto bene che tanto qualcuno ci casca sempre!
NON RISPONDETEGLI, DOPO 4-5 MESI NON VI SCRIVERA’ PIU’!!!!!!!
Ps. Che sia chiaro che io sono per la tutela del copyright, ma a tutto ci deve essere un limite.
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Stesso problema. Foto presa da internet ammetto con una certa superficialità per un articolo su web. Ha iniziato a scrivermi l’avvocato Filipp Bickel 2 anni fa. Dopo un anno di silenzio si fa vivo l’avvocato Robert Fechner asserendo una malattia del primo che gli ha passato la pratica. Richiesta di stessi esosissimi importi. Ho fatto scrivere all’autore da un mio amico chiedendo il fee per la licenza: 40 US$ ! Armato di questa sua email attendo le mosse dell’avvocato. pronto ad affrontarlo IN ITALIA davanti a un tribunale a cui dovrà spiegare come una foto del valore dichiarato di quaranta dollari possa lieitare ai valori da lui indicati.
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Grazie del commento, Federico. Potrebbe essere una buona idea quello di scrivere direttamente all’autore della foto, concordare un compenso basato sulla realtà e non sui calcoli molto immaginari di Fechner e pagare direttamente il fotografo, dopo aver ricevuto una liberatoria all’uso da inoltrare a Mr Fechner.
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A me é arrivata una lettera di carta via posta( non raccomandata). Avevo usato la foto nel 2018 e dopo richiesta del fotografo L avevo rimossa subito. La foto l avevo trovata su google images e pensavo che per dimensioni ridicole come 1300 px non valesse il copyright (é come ascoltare una canzone da un grammofono nel parallelo musicale).
Adesso mi arriva questa lettera di Fechner con cifre assurde per una immagine a corredo di un articoletto che ha fatto meno di 400 visualizzazioni totali.
Che fare nel caso di lettera di carta?
Ci riuniamo noi tutti insieme per mandare un segnale forte all avvocato berlinese?
In questo periodo quelle cifre sono il netto che mi resta in tasca in 12 mesi di lavoro.
Grazie a tutti, Fabio
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Mi pare di avere capito che pagare o non pagare non fa nessuna differenza e questo avvocato perdura con richieste anche a distanza di tempo.
Nessuno ha mai pensato o si è rivolto ad un giudice di pace? Una soluzione in via quietativa non potrebbe portare ad una soluzione definitiva?
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Ragazzi mettere nello spam queste mail e chiudete qui la vicenda.
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Qualcuno ha mai pensato di trattare direttamente con il fotografo scavalcando l’avvocato tedesco ? Magari facendosi aiutare da un giudice di pace concordando un importo congruo, se non erro il giudice di pace è gratuito fino ad un certo importo.
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Mi dispiace ma non funziona così. Loro SPERANO che tu agisca in questo modo. Se non rispondi procedono con la segnalazione al tribunale tedesco e ti arriva la notifica per presentarti in Germania dal loro “giudice di pace”. Per te significherebbe contattare un avvocato italiano + un referente tedesco (costo 900-1000 Euro).
Non ti presenti? Automaticamente diventi “colpevole” e sentenziano il risarcimento economico che dovrai pagare (salvo non avviare una causa ancora più costosa).
Quello che va fatto è rispondere dimostrando la propria “regolarità” in quanto fatto (ovviamente do per scontato che non siano stati fatti illeciti sul copyright).
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Per Giovanni.
Ho provato a contattare nel mio caso il fotografo, ma sono istruiti nel NON RISPONDERE. Molti fotografi nemmeno sanno che pratiche intimidatorie utilizzano in Photoclaim ed i loro avvocati, per estorcere soldi.
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Grazie Giovanni, articolo ben scritto e utile.
Premetto che questo avvocato mi ha contattato diverse volte ed ho sempre pagato una cifra al di sotto di quella richiesta, andando a patteggiare, perché credo che le opere e gli sforzi altrui vadano sempre pagati. Adesso mi ha contattato nuovamente e questa volta preferisco andare avanti fino in fondo.
Premetto che non sono un avvocato, però, mi sono informato molto in questi anni (diverse consulenze legali anche specializzati in copyright).
Partiamo col dire che: sono convinto che la giurisdizione debba essere quella della sede del convenuto. Al massimo può sorgere una diatriba tra lo stato dove è residente l’autore della foto e la residenza del convenuto (non sto qui a riportare le leggi).
Vorrei analizzare con voi la richiesta.
1) Si applica una tariffa per l’uso della foto basato su MFM-tables (ditta privata di marketing). COMMENTO: Credo che l’autore debba dimostrare che realmente vende foto a quel prezzo (un tariffario pubblico, delle fatture emesse e pagate, ecc…). E’ un po’ come dire: “ti becco in un negozio a rubare, pagami l’opera e non ti denuncio”. Ma l’opera deve avere un prezzo ben definito che di certo non è basato su un listino di una ditta tedesca.
2) Applica il 100% del primo importo perché non è specificato l’autore. COMMENTO: Chi dice questo? Bisogna che l’autore provi il danno subito dalla mancata attribuzione e che il danno abbia una natura patrimoniale.
3) L’avvocato vuole una percentuale per la transazione basato sul totale della disputa. COMMENTO: Non sta in cielo ne in terra che debba pagare delle spese legali in questa sede. In più se andiamo ad analizzare il totale della disputa è dato dal valore della foto (punto 1 e 2) + “Order to Cease and Desist”. Cos’è quest’ultimo? Un documento dove si accetta la responsabilità e che se la foto verrà ripubblicata si dovrà pagare la cifra X. Quindi l’avvocato vuole essere pagato per “se forse si ripubblicherà la foto in futuro?” -_-
Penso sia chiaro ed evidente che è un sistema automatico e ben oliato (che si è evoluto negli anni). I fotografi si rivolgono a Photoclaim per “essere tutelati” il quale appoggiato da avvocati (qualcuno ha controllato la reale esistenza?) fa partire delle email automatizzate (con un funnel ben definito).
Ritengo (ed anche diversi legali me lo hanno confermato) che una richiesta di risarcimento danni formulata in questi termini da controparte, potrebbe essere oggetto di una querela da presentare presso la Procura della Repubblica per tentata estorsione ex art. 629 c.p.
Credo e ribadisco che la tutela del diritto d’autore è importante ma penso non sia questo di certo il modo migliore per farlo.
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Si, la “sovratassa” del 100% per la mancata indicazione dell’autore è una delle più inaccettabili tra le richieste avanzate. Ma anche qui l’intento è chiaro: ti faccio un conto mostruoso, per poi scontarlo facendolo passare per conveniente, ma siamo sempre nell’ambito del teatro, non di una transazione economica.
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Io nel dubbio ho fatto una segnalazione a “Striscia la Notizia”. Dobbiamo tutelarci e trovar il modo di far uscire allo scoperto questo tizio che sta rovinando la vita di troppi di noi!
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Arrivata a fine marzo con tono perentorio una mail in cui mi si chiede di pagare oltre 2 mila € (al posto di circa 7.500 €) entro 31/3 direttamente sul conto personale di questo avvocato per aver utilizzato una foto che non sapevo fosse coperta da copyright. Essendo il secondo avviso mio marito chiede di che cosa si tratta e puntualmente gli viene mandata la mail con la prima richiesta. Premetto che ha costruito dei portali dove chiunque può registrarsi senza pagare nulla e senza scopo di lucro. Ci spaventiamo e togliamo la foto incriminata immediatamente e addirittura elimino il sito perché superfluo. Per sicurezza fa scrivere una lettera da un avvocato ma praticamente subito viene risposto dall’avvocato che la cancellazione del sito non mi discolpa dall’utilizzo illegale della foto. In accordo con il legale decidiamo di non controbattere più tanto l’hafatto solo per ribadire le nostre posizioni tanto a lui non interessa capire. Questo tizio a mio parere fa del terrorismo psicologico, in un momento come questo il suo comportamento di suoi mezzi sono veramente riprovevoli. Ci spaventa il fatto che possa continuare per anni.
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Io o mandato una diffida dal avocato comunque questa persona va fermata tra qualche tempo lo sentiremo parlare a striscia la notizia
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Arrivata mail oggi da tale Marcin Zieliński della stessa società. Contestano una immagine di un logo di una conferenza (non creato dal sottoscritto) che io ho riproposto sul mio blog.
Ora so che posso metterlo nello spam 🙂
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Interessante l’articolo, l’ho mandato al mio avvocato per farsi un’idea. Robert mi ha minacciato per una foto pubblicata a dicembre del 2011 su un vecchissimo articolo del blog ormai morto e sepolto. Quindi di sicuro usa uno scraper o un bot.
Molto interessanti anche i commenti. Giovanni, dici che si può passare al contrattacco e segnalare tale Robert Fechner? Ne hai parlato con il tuo avvocato? Non ci credo nemmeno di striscio che sta aderendo al Codice Deontologico, soprattutto dopo aver letto l’articolo e i commenti. Anche perché la consulenza il mio avvocato mica me la regala, giustamente.
Se troviamo altre persone che sono state contattate (e a vedere i commenti ce ne sono tante), a dividere i costi viene poco a testa. Io la mia parte ce la metterei volentieri. Quando il mio avvocato ha un miglior quadro della situazione, gli chiedo anche di questo. Se vuoi ti mando un’email con la sua risposta.
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Se serve io ci sono. A me ha mandato la busta con la lettera di carta. Non era posta prioritaria.
Fabio
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Aggiornamento: l’avvocato mi ha detto semplicemente di ignorare il tizio, le cui richieste ha definito al limite dell’estorsione, finché non arriva qualcosa di ufficiale (se arriva).
Vi tengo aggiornati qualora ci fossero sviluppi.
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Sono in attesa. Oggi scade il termine ed aspetto che lunedì torni alla carica. Non si può fare nulla? Non so tipo una class section contro suddetto tipo? Perchè non si può vivere con l’ansia costante di questo tizio per mesi o addirittura anni!!!
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Non prendetevela ma sono felice di leggere questo articolo e questi commenti! Non sono sola, dunque! Mi sta angosciando da 2 anni per una foto subito rimossa con mille scuse. Aveva smesso di scrivermi a giugno 2018, dopo i miei tentativi di rabbonirlo e alla fine i miei silenzi, suggeriti dalla polizia postale. Da un mese sono ricomparse le lettere dell’avvocato. Proprio oggi pomeriggio ho richiamato la polizia e ho nuovamente avuto consiglio di non rispondergli. Così farò.
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Sono già alla quinta email in poco più di un mese ricevute da Marcin Ziekinski ( pseudo legale di photoclaim) Ho fatto rispondere al legale ma sembra che l’avvocato non desista. Adesso sono ad un bivio…denunciare il tutto e iniziare una causa o farmi un bel giro a Berlino appena riapriranno le frontiere. Sicuramente se la denuncia fosse fatta da più soggetti il valore sarebbe sicuramente diverso e la Procura si muoverebbe più efficacemente. Attendo fino al 4 maggio e poi decido, se intanto c’è interesse a procedere in gruppo fatemi sapere, il mio legale è disponibile a valutare un’azione comune
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Io sono disponibile
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Buona sera a tutti, qualcuno sa se effettivamente queste “minacce” si sono concretizzate in vere e proprie azioni legali da parte dell’avvocato tedesco? Esistono casi reali in cui è stata fatta causa in territorio italiano?
Ad oggi mi trovo anche io nella stessa situazione e ho dato tutti in mano ad un avvocato. Oramai è qualche mese e non sò che pensare. Grazie
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Buona sera a tutti! è successa la stessa cosa anche a me, è da inizio aprile che manda queste email intimidatorie.
Una vergogna davvero.
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Sono Alessandro e trovate un mio commento in data 2 Aprile 2020 (vedi sopra) in cui lamentavo anch’io di aver ricevuto la stessa mail dal’avvocato Fechner, con le medesime modalità intimidatorie. Ho fatto rispondere dal mio legale, lamentando di contro la normativa europea richiamata anche nell’articolo sopra e riguardante l’attribuzione di giurisdizione italiana… ma oggi si è rifatto vivo rispondendo direttamente al mio legale, e imputando quanto contestatogli, ma stavolta con richiesta di risarcimento SCONTATA DEL 10% se avessimo adempiuto al pagamento entro il 27 Aprile (come fossimo in una puntata di “Ok il prezzo è giusto” per chi se lo ricorda). Ovviamente non vedrà un solo euro da parte nostra, e se vorrà appellarsi a qualcuno, lo aspettiamo dinanzi ad un tribunale italiano senza problemi, e non tramite una richiesta email nemmeno su posta certificata.
Pertanto non demordete e fate della sua strategia di attacco pishing, anche la vostra difesa, in attesa che qualche autorità prenda in considerazione il caso e lo segnali magari al Consolato Tedesco o conseguentemente all’Ordine degli Avvocati del suo Paese!
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E’ 1 anno che mi rompe i coglioni con mail intimidatorie! Il primo caso a Settembre del 2019…MAI RISPOSTO, articolo comunque cancellato immediatamente…a Febbraio 2020 ci ha dato a mucchio!
Ora è tornato alla carica con altri 3 nuovi casi d’immagini condivise sul mio sito da 500px!!!! Incredibile…
Il sito di foto 500px permette di fare un “EMBED” sul qualsiasi blog (è come fare un condividi con i video youtube), la foto compare sul mio articolo ma rimane su 500px, se viene cliccata si finisce sul loro sito….è assolutamente legale.
Beh…costui riesce a rompere i coglioni anche su immagini condivise da siti che te lo permettono.
Mi fa piacere vedere che siamo in tanti, all’inizio pensavo di esserci solo io ma vedo che siamo una bella squadra. Teniamoci aggiornati emi raccomando: NON RISPONDETEGLI!!!!!!!!!!!
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Ho ricevuto ieri una mail dal suddetto avvocato, che mi chiedeva di pagare la somma di circa 8100 euro entro il 28.04 per l’utilizzo di una foto di un suo cliente in una nostra locandina word nel 2015, pubblicata sulla pagina Facebook della nostra agenzia di viaggi. Non vi nego che inizialmente lo spavento è salito alle stelle, soprattutto poi in questo periodo di crisi per il turismo, è stato una doccia fredda. Ho poi trovato il vostro articolo e ho capito che la dinamica è sempre la stessa. Noi abbiamo deciso di non rispondere, ma rimuovere solamente la locandina (ritrovare una foto della nostra agenzia di 5 anni fa è stato arduo anche per noi! In un documento word poi..). Volevo riportare la mia esperienza appunto il nostro caso, sicuramente questo articolo è stato di grandissimo aiuto. Questa persona va denunciata. Grazie mille, siete stati ripeto, di grandissimo aiuto!
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Sono stata contattata anche io ed il 16 Aprile scade l’ultimatum. Mi ha mandato 4 email intimidatori e a primi di aprile una lettera in cui mi dice che se non pago la cifra indicata sopra mi fa causa. Il mio avvocato mi ha invitato a scrivergli una lettera per richiedere la documentazione del caso: screenshoot della pagina, foto, ufficilizzazione del fotografo del divieto di usare la foto. Sono passati circa 10 giorni e non mi ha mai risposto. Sicuramente tra 2 giorni al scadere dell’ennesima minaccia di pagamento mi scriverà ancora, seppur sono genoflessa. Come ha fatto a mandarmi la email a casa se io non ho pubblicato ufficialmente da nessuna parte il mio indirizzo? Sono spaventata e sotto minaccia di questo tizio da almeno 2 mesi ormai!
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Io la sto portando avanti da settimane… Non ho tempo, né voglia, né soldi per rivolgermi ad un avvocato (almeno per ora).
Per farla breve, tanto per cominciare io ho fatto un sito conto terzi, e costoro sono stati contattati dall’avvocato. Ho detto ai titolari del sito di non firmare nulla e di non dargli nulla. Io per primo, comunque vadano le cose, non ho intenzione di dargli nulla. Neppure se dovessi perdere una causa, sia chiaro. Sono italiano e non mi interessa minimamente di ciò che avviene nei tribunali tedeschi. Nella peggiore delle ipotesi non metterò mai più piede in Germania.
Ad ogni modo… Lui continua a minacciarmi ma la mia linea è sempre stata quella di negare tutto: la sua parola contro la mia. La mia versione dei fatti è che io non ho mai usato immagini coperte da copyright. Di fatto, attualmente, sul sito che ho realizzato non compare alcuna immagine incriminata e per quanto mi riguarda ciò che può essere avvenuto in passato è indimostrabile.
Quando lui mi ha mandato lo screenshot del sito contenente l’immagine che stando alla sua versione dei fatti io avrei utilizzato, io gli ho risposto che per me è una truffa, che per come la vedo io ha fatto tutto lui con Photoshop e che io non ho mai visto né tantomeno usato quell’immagine.
Riporto l’ultimo scambio di email che abbiamo avuto, tradotto in italiano:
——————————
IO:
Gentile Sig. Fechner,
La smetta di disturbarci, non otterrà nulla.
Ho realizzato io il sito Web, conosco le immagini che ho usato e non ho paura di questo tipo di phishing.
Ho preso visione della sua “Dichiarazione di cessazione e desistere”. Mostra un’immagine che non ho mai usato. So che firmare quel documento rappresentava un’ammissione di responsabilità in cui il proprietario del sito avrebbe dovuto ammettere la violazione e impegnarsi a rimuovere la foto o il contenuto offensivo, cessando e desistendo dal momento della firma della dichiarazione. Ma io stesso ho detto al proprietario del sito di non firmare nulla perché non ho usato materiale protetto da copyright. A questo proposito, la sfido: come prova che abbiamo usato quella foto? La mia parola contro la sua. Io dico che non l’ho mai usata e che lei vuole frodarmi.
Non riuscirà mai a raggirarci perché conosciamo molto bene questo tipo di truffe.
Inoltre, la convenienza di utilizzare la sua residenza come tribunale competente non è prevista dal regolamento UE, che stabilisce che la giurisdizione competente, in questo caso, è italiana.
Per quanto riguarda il merito della questione, io ho pubblicato solo fotografie legalmente ottenute da siti autorizzati. Tuttavia, non ho alcun problema, anche se si scoprisse che ho usato qualche foto coperta da diritti, posso eliminarla dal sito non appena mi viene segnalato. Ma, ripeto: qual è l’immagine? Non vedo quella foto sul sito web. Ce ne sono altre?
Infine, anche se l’accusa fosse fondata, la somma richiesta risulta completamente sproporzionata. Di conseguenza, non può essere accettata.
Di fatto, la informo già ora che in caso di ulteriori reclami, difenderemo fortemente i nostri diritti in qualsiasi giurisdizione.
Saluti.
——————————
LUI:
Caro signor Orlando,
Grazie per le sue e-mail. Mi dispiace sapere che hai deciso di risolvere la questione in tribunale.
Il nostro cliente ha ordinato al servizio di documentazione RightsPilot UG di garantire prove utilizzabili in tribunale. Le assicuro che è legittimo.
Se qualcosa è cambiato e lei è interessato alle negoziazioni che portano a una rapida soluzione, me lo faccia sapere al più presto. In caso contrario, non risponda a questa email. Da parte nostra è davvero giunto il momento di completare la procedura ora.
Cordiali saluti,
——————————
IO:
Caro avvocato, ma quante email mi invia? La finisca di minacciarmi, vada avanti e proceda.
Forse sta continuando a scrivermi nella speranza che io mi arrenda alle sue continue richieste di negoziare… Cosa devo negoziare? Io ho la coscienza pulita. Non ho usato foto coperte da copyright, per questo non le darò mai un solo cent, anche perché reputo che il suo business sia deprecabile dal punto di vista etico.
In più, le sue richieste sono illegittime e infondate in quanto violano il regolamento UE 1215/2012 che stabilisce che, in caso di liti civili relative a siti web italiani, il foro giudiziario dev’essere italiano (con le sue prescritte modalità di forma: lettera raccomandata, individuazione del foro competente corretto, ecc).
Sta perdendo tempo: ho già chiesto il supporto legale ad un’associazione di categoria e se non la finisce di disturbarmi valuterò di muovermi attraverso una class action perché ciò che lei sta facendo si chiama estorsione (su Internet si trovano molte informazioni legate a questa tua pratica di ricatto on line).
Buona giornata.
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ciao, non riesco a trovare online nessuna traccia che attesti che l’avvocato abbia proceduto con una causa in un tribunale italiano. Dato l’ultimatum che ti ha dato, hai avuto notizie al momento? Mi vorrei regolare
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Non abbiamo notizia neanche noi, al momento.
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Non cadete in queste trappole. Un avvocato non può mandarvi citazioni via mail, devono farlo via PEC almeno. Questi sono truffatori acclamati e la cosa migliore che potete fare è mettere nello spam le loro comunicazioni. Non dialogateci.
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Ciao, ci sono stati ulteriori sviluppi nella tua vicenda? io ho fatto scrivere al mio avvocato e il 24/04 scade ultimatum per poter pagare, dove dice che poi procederà per vie ufficiali e che avrebbe “sottoposto questo caso alla legge e alla giurisdizione tedesche e che tutte le informazioni necessarie sono state passate”.
ciao!
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Guarda l’unica cosa chiara, e questo me l’ha confermato il mio avvocato, è che se tu sei italiano e il sito l’hai fatto in Italia, il tribunale competente è quello italiano, non tedesco. E il nostro amico Robert lo sa benissimo.
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Ho ricevuto anch’io un’email da questo Fechner. Ho rimosso la foto contestata ma non ho firmato niente e mi sono rivolta a un avvocato. Quest’articolo comunque è stato davvero utilissimo, grazie!
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È successo pure a noi la stessa identica cosa per una presunta foto su Facebook però il problema che la pagina non è stata fatta da me e questo è un problema vorrei provare a ignorare che mi ha chiesto 5000 questa persona va fermata
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Salve anche a me è successa la stessa cosa… Ma non si può fermare questa persona?
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Ciao, anche noi , plurale perchè siamo un associazioe siamo stati contattati in modo agressivo da questo avvocato tedesco. La foto si riferisce ad un abitazione privata, un castello, di cui la legislazione italiana parla chiarom, essendo una proprietà privata non può essere soggetta a vendita senza la liberratoria del proprietario. Anche a noi ha chiesto tantitssimi soldi, denaro che ad ora non abbiamo intenzione di pagare essendo certi che la legislazione italiana parla molto chiaro.
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È successa la stessa cosa a me per una foto di un contest (un collage di due foto con dei meme, con la scelta se si preferiva il pandoro o il panettone, quindi immaginatevi che fine commerciale) che girava su Facebook che abbiamo ripubblicato sulle nostre pagine in data 30 dicembre 2017. Ha richiesto i risarcimenti oggi dopo 3 anni e fatalità al tempo del coronavirus . Non gli rispondo più. Approfittare è una cosa vergognosa e in questo momento ancora di più. Quasi 5000 euro ha chiesto con interessi anche
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Stessa identica richiesta ricevuta a inizio Marzo 2020, però dell’ammontare di 4300 euro circa! Stesse minacce, stesse modalità! Quest’avvocato effettua phishing con modalità estorsive e immorali e va fermato! Posso inviare gli screenshot delle mail ricevute!
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Buonasera Giovanni, oggi ho ricevuto anche io la stessa mail dallo studio legale Berlinese. Mi hanno chiesto una cifra spropositata per una foto e devo rispondere entro il 01/04/2020 mandando copia firmata di un documento altrimenti la cifra che devo pagare aumenta ancora. Più di 5000 euro. Ho cancellato dal mio sito la foto incriminata e ho contattato il mio avvocato. La foto l’avevo scaricata facendo una ricerca su google immagini per il paese di Manarola e l’avevo pubblicata sul mio sito per mostrare una vista del territorio vicino a dove avevo aperto una Casa Vacanze. Attualmente l’attività è stata chiusa e anche il sito oramai da circa 2/3 mesi. Spero che l’avvocato mi dia buone notizie, ma già mi sento un pò più sollevato nel leggere il suo articolo.
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Per Francesca la ragazza romana che mi ha scritto. Ti ho risposto ma la mail mi è tornata indietro: hai la posta piena! 🙂
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Ho ricevuto un’ora fa la stessa comunicazione, precisa identica, dallo stesso avvocato. La foto in questione nel mio caso era stata presa da Flickr con la licenza Creative Commons, e io non l’ho usata per scopi commerciali. In ogni caso ho rimosso sia foto che articolo dal mio blog, e ora non so se ignorare l’avvocato tedesco o se rispondergli… Tu hai avuto altri contatti da parte sua, nel frattempo?
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Ciao Silvia, ti ho risposto in mail che hai già ricevuto. Ho aggiornato adesso il pezzo e inserito nuove informazioni. Grazie della segnalazione.
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Sì, grazie mille Giovanni! Questa cosa è successa anche ad altre blogger con cui sono stata in contatto in queste ore, quindi il tuo aiuto è davvero prezioso.
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Buona sera, anch’io sono stata contattata da questo Fechner con le medesime modalità.
Nel mio caso, nonostante il mio avvocato gli abbia risposto in modo molto similare al suo articolo, il Sig. Fechner ha scritto un’altra mail e ha ribadito le sue convinzioni. Se non pago entro l’1 maggio 2020 andrà avanti per vie legali.
Non so proprio cosa fare.
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Non conosco la questione, ovvero la reale posta in gioco, tuttavia se si tratta di qualche fotografia pubblicata, io attenderei che proceda ufficialmente, ovvero con forma prescritta (raccomandata ecc.) e valuterei solo dopo cosa fare.
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Secondo me questo avvocato non farà mai niente di serio. Cerca solo di spaventare la gente. Secondo me se li offri 10 euro se le prende ugualmente, tanto i soldi vanno a finire nel conto suo e non nel conto del fotografo.
E se chiedi al fotografo, secondo me manco lui sa niente.
Loro usano programmi per ricercare foto… Non so come fanno… Cmq basta eliminarla dal sito o dal blog e la storia finisce li.
A me dopo 4 lettere non si è fatto più sentire.
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Buongiorno Giovanni,
A me, dopo email dello stesso tono che leggo, hanno inviato una lettera cartacea con scadenza al 16/12/2020 con richiesta di più di 3000€
Non so veramente cosa fare. Mi daresti una dritta?
Se ti occorre posso inviarti una mail
Grazie anticipatamente
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Mandami una mail.
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