– Ma Buongiorno! Ma che piacere avervi qui! Cosa posso servirvi?
– Non lo so. Tu cosa vorresti servirci?
– Volete dei consigli?
– Tu vorresti dare dei consigli a noi?
– No, signor Cracco, io mai mi permetterei, è lei che ha chiesto cosa vorrei servirvi…ma perché mi guarda storto?
– Amico, tu stai pierdendo il mio tiempo, cosa è quesso?
– Ah guardi signor Bastianich, questo è il Fattoria, il nostro panino principe.
– Dui fette di pane con quacche cousa deuntro. Mi seimbra una cousa molto scontata. Ei cousa c’è deintro?
– Speck e formaggio francese!
– Formaggio francese, MA QUALE? SAI QUANTI FORMAGGI FRANCESI CI SONO?
– Signor Cracco non urli, io onestamente non lo so, ce li danno già pronti…
– GIA’ PRONTI? NON SEI CAPACE DI FARE UN PANINO QUI ADESSO?
– No signor Cracco, cioè si, signor Cracco, io sono capace, pero qui…
– Senti una cosa: speck e formaggio francese… è ok, si può fare… ma io ci avrei passato almeno un filo d’olio a crudo. Così è trooooppo asciutto!
– Signor Barbieri sono d’accordo, anche io ce l’avrei passato, ma qui…
– E queisto che cousa è?
– Ah, questo è la Rustichella, fa parte della storia…
– E cosa c’è deintro? A me se guardo un pouco, mi seimbra vomito di piccione. Hai mai visto tu vomito di piccione quando ha mangiiiato male?
– No Mr Bastianich non dica così, guardi che è molto buono, c’è il prosciutto cotto e la provola affumicata…
– Si, la provola affumicata, MA AFFUMICATA DOVE? SAI QUANTE PROVOLE SI AFFUMICANO IN ITALIA, EH?
– Si certo signor Cracco, ma non c’è bisogno di urlare, se ne affumicano moltissime…
– COL METODO TRADIZIONALE, POCHISSIME!
– Si certo, no certo, cioè infatti…
– Che poi, provola affumicata e prosciutto cotto è anche una bella idea, però io ci avrei passato un filo d’olio a crudo sopra, altrimenti è troooooppo asciutto!
– E infatti sono d’accordo chef Barbieri, comunque se lo vuole, io glielo prendo un po’ d’olio e ce lo passo sopra, non c’è problema…
– Cioè, tu volessi che io metto questo panino in mio menù ristorante a New York? Io nemmeno a cane di mio cane do quesso panino!
– No signor Bastianich ma quando mai! Io non ho mai detto che la Rustichella deve entrare nel suo menù a New York…
– Questo cos’è? Pane o pizza?
– Eh?
– “Eh”! SVEGLIA! LO CAPISCI L’ITALIANO? TI HO CHIESTO SE QUESTO DELLA RUSTICHELLA E’ PANE O PIZZA? LA CONOSCI LA DIFFERENZA?
– Ah! Non avevo capito! E’ pane, è pane!
– E’ PIZZA!
– Ah, certo no no, si, si, è pizza!
– INVECE E’ PANE! Ti vedo un po’ confuso, lo sai quale è la prima caratteristica che deve avere uno chef?
– Ma io non sono uno chef! Io sto qui a vendere panini, tra l’altro ho un contratto a proge…
– LO SAI QUALE E’ LA PRIMA CARATTERISTICA DI UNO CHEF?
– Deve urlare per forza? No, non lo so quale è la prima caratteristica di un cuoco…
– DI UNO CHEF!
– Di uno chef, giusto!
– LA DECISIONE! Devi prendere decisioni velocemente e rapidamente, e NON HAI TEMPO per gingillarti se è meglio il pane o la pizza!
– Certo, decisioni velocemente e rapidamente, che però poi, scusi eh, chef Cracco, velocemente e rapidamente sono la stessa cosa, cioè…
– NON SONO LA STESSA COSA!
– No, infatti, non sono la stessa cosa. Sono due cose diverse!
– Che poi, lo sai come si distingue tra il pane e la pizza?
– Eh, chef Barbieri?
– “Eh?”. Ma non mi sembri mica molto sveglio tu, con tutti questi: “eh?”, “ah?”. Ti ho chiesto se sai come si distingue il pane dalla pizza.
– Il pane dalla pizza? E’…è semplice, chef Barbieri! Il pane… è pane. E la pizza… è pizza, cioè il pane è fatto a forma di pane e la pizza…
– Ma no! Dai! La differenza è che sul pane non c’è niente mentre sulla pizza c’è un filo d’olio a crudo! Ma dai, sono le basi queste, e dai!
– Tu davveuro volessi fare chef in mio ristourante a New York?
– Ma no signor Bastianich, ma quale chef a New York, figuriamoci, io manco l’uovo al tegamino so fare…io vendo panini, è questo è un…
– Va’ be’ dai, assaggiamo, se no facciamo notte! Dammi questo Fattoria: come mai questo nome?
– E che ne so, mica l’ho scelto io!
– Tu davveiro vuoi che io metta queusto noume stupìdo in menù di mio ristourante a New York?
– NO! Signor Bastianich, io a New York manco ci voglio venire, è troppo lontano e fa troppo freddo! Sto bene a casa mia, a Foggia. Ecco il Fattoria, signor Barbieri!
– Ma che fai, me lo dai così, col tovagliolo, scusa?
– Non lo volete il tovagliolo chef Barbieri? Ve lo mangiate senza?
– Ma no! E l’impiattamento?
– Eh? Ah, l’impiattamento! Ha ragione, signor Barbieri, ma sa, qui da noi c’è un gran viavai, la gente va di fretta e se uno si mette a fare il creativo con i panini si perde un sacco di tempo e la gente protesta…
– NON SI PERDE TEMPO! PREPARARE UN PIATTO SIGNIFICA COMUNICARE SE STESSI AGLI ALTRI! IL PIATTO PARLA E TU STAI ZITTO! E’ CHIARO COME FUNZIONA?
– Eh? Cioè si, chiarissimo chef Cracco, ma non c’è bisogno che…
– OGGI QUALCUNO VUOLE USCIRE E SAI CHI E’ QUESTO QUALCUNO?
– No guardi…
– CHE FAI, PIANGI?
– Ma quando mai? Ecco tenga, la sua Rustichella!
– Ma l’hai assaggiata prima?
– No! Ma che scherza signor Cracco? Il panino è suo, mica mi metto ad assaggiare il suo panino!
– UN CUOCO CHE NON ASSAGGIA, NON POTRA’ MAI DIVENTARE UNO CHEF!
– Ma io non voglio diventare uno chef!
– Che poi scusa eh, dai, ma se non assaggi, come fai a capire se ci vuole un filo d’olio a crudo oppure no? E dai, su!
– Ma io non devo stare a capire niente! I panini arrivano già fatti, io devo solo assemblare gli ingredienti! Guardate, se il panino non vi piace, là ci sono i moduli per scrivere all’azienda, lo prendete e…. NO!!! MA CHE FA? SIGNOR BASTIANICH! Avete lanciato il panino, mo s’e spiaccicato tutto sul vetro!
– Quesso tuo panino con voumito di zebù, non lo fauccio mangiiare nemmeno al portiere della cuccia del mio cane a Detroit. Sai coume si chiama?
– Ma chi?
– Il portiere della cuccia del mio caune a Detroit!
– No, non lo so come si chiama…
– Si chiama come tuo nome!
– Come mio nome?
– Come ti chiami?
– Eh?
– COME TI CHIAMI?
– Eh? Io? Andrea! Per favore, parlate piano, sta arrivando il titolare…
– Andrea, fai un passo avanti!
– No, non posso, c’è il bancone qui davanti non posso…
– Andrea, oggi hai dimostrato tutta la tua impreparazione, assemblando ingredienti senza un pensiero creativo e senza rispetto per il cibo che, come diceva il grande Gualtiero Marchesi, è alla base di tutto: del gusto, della sensibilità, della vita di tutto noi! E’ tutto questo….
– …e tutto questo?
– ….
-…E tutto questo?
-…
– … OH!!! E’ tutto questo COSA???
– …è davvero imperdonabile.
– Scusate, sono il titolare, che è successo di imperdonabile? Che hai fatto, Andrea?
– No guardate dottore, non è successo niente, sono loro che…
– ANDREA!
– EH! CHE C’E??? MA CHE BISOGNO DI GRIDARE C’E’ SCUSATE?
– Ma che fai Andrea, alzi pure la voce con i clienti mo’?
– Andrea! Togliti il grembiule. Sei fuori dalla cucina di MasterGrill!
– Vabbè ho capito, state rifacendo la scenetta che uno viene eliminato…è uno scherzo…
– Andrea! Hai sentito che ha detto lo chef? Manco a servire i panini sei buono, manco a servire i panini!
– Ma state scherzando… sono loro che…
– Vattene a casa, adesso!
– Ma…
– T’HO DETTO VATTENE! E scordati di essere pagato coi voucher.
– Vabbè ho capito! Me ne vado! ‘sti stro…
– ANDREA!
– Eh?
– Oggi sei stato eliminato, ma tu devi continuare il tuo viaggio verso l’eccellenza! Se studi e se ti impegni, potrai raggiungere qualunque traguardo!
– MA ANDATE AFFANCULO TUTTI E TRE, ANDATE! Ma tu guarda che mi doveva capitare…